La scatola delle meraviglie
La scatola delle fotografie era uno degli oggetti più magici della mia camera. Da bambina, poche volte mi capitava di aprirla, ma era sempre un incanto rivedere quelle foto, alcune color seppia, altre in bianco e nero. Era per me la scatola delle meraviglie. Ogni volta liberavo tutti i racconti che quelle immagini si portavano dietro, e con essi la speranza di poterli far rivivere. Finchè una cosa non si dimentica, non muore mai, e fu proprio il desiderio di tenere in vita queste storie che mi spinse ad avviare le ricerche sulle mie origini materne. Certo era difficile capire da dove iniziare, ma potevo contare intanto sui racconti di famiglia, veri o presunti che fossero. In particolare quello che mi aveva sempre incuriosito più degli altri riguardava la nonna Fanny (Francesca), baronessa Pisani Ciancio, mia trisavola catanese, ma di origini inglesi. Da che parte dell’Inghilterra proveniva?
Come mai dall’Inghilterra alla Sicilia? Che fine aveva fatto il nome inglese dei Medstone, così citato di madre in figlia? Provai dunque molto banalmente a fare alcune ricerche in rete, inserendo semplicemente il suo nome, e qui la fortuna del principiante si rivelò in tutta la sua onnipotenza: non solo trovai citati i baroni Pisani Ciancio, ma il nome di Fanny era contenuto niente meno che nel volume The Plantagenet Roll of the Blood Royal, l’albero genealogico dei Plantageneti. Fu così che in un solo istante mi trovai faccia a faccia con otto secoli di antenati fra i quali potevo annoverare niente meno che il re d’Inghilterra Edoardo III. A questo punto nulla al mondo avrebbe potuto frenare la voglia e la curiosità di scoprire di più. Era ovvio che non mi sarei accontentata di leggere semplicemente il nome della mia trisavola in quelle pagine. Volevo prove certe di tale nobile discendenza. Fu così che, sulla base di quanto scoperto, iniziai a chiedere certificati di nascite, matrimoni e morti sia in Sicilia sia in Inghilterra, dove riuscii a trovare miracolosamente un intero volume sulla famiglia Medhurst, vero cognome della famiglia d’origine, storpiato con gli anni nel citato Medstone (da Medhurst a Medstone effettivamente il passo è breve). Un intero ramo, ma forse più che un ramo, un vero e proprio tronco, della mia famiglia era stato scoperto, mentre le ricerche iniziavano a dare i loro frutti, allargando sempre più l’orizzonte.
Ma la chiave di volta, il trait d’union con la nobiltà inglese, il vero protagonista di questa storia si rivelò essere William Granville Hastings Medhurst, colui che dall’Inghilterra (precisamente dallo Yorkshire), dopo il tremendo omicidio della madre da parte del padre, e dopo essersi arruolato nel 27th Inniskilling Regiment of Foot della British Army, prendendo parte ad alcune delle prime importanti battaglie delle guerre napoleoniche, intorno al 1813 arrivò in Sicilia dove conobbe Fortunata, una ragazza di Messina. Se ne innamorò e la sposò. Fu un matrimonio felice che portò ben nove figli, fra i quali Frances, moglie del barone Enrico Pisani Ciancio e nonna di Fanny. Il cerchio era chiuso e le risposte alle mie domande, esaurite. Era come aver completato una parte di me stessa. Ma quante altre parti restavano e restano tuttora in sospeso? La scatola delle meraviglie è ancora aperta.