Giacomo Puccini (1858-1924)
Giacomo Puccini nacque a Lucca il 22 dicembre 1858 da Michele e Albina Magi.
Sesto di nove figli in una famiglia che, da quattro generazioni, ricopriva il ruolo di maestri di cappella e organisti presso il duomo di Lucca.
La morte precoce del padre (1865) pose i Puccini in ristrettezze economiche, cosicché la formazione di Giacomo fu affidata a Fortunato Magi, zio materno e musicista, che inizialmente non vide nel nipote una particolare predisposizione artistica.
Il bambino fu comunque iniziato all’organo e al canto corale, affrontando tutto con scarni successi e una discreta indolenza. Solamente quando si iscrisse all’Istituto musicale della sua città, sotto la guida di Carlo Angeloni, iniziò a svelare un talento inatteso.
Durante gli anni di formazione toscani, si dedicò a prove compositive di scarsa risonanza. La svolta giunse nel 1880, con il trasferimento a Milano, dove perfezionò i suoi studi ed ebbe modo di conoscere amici e maestri da cui trasse stimoli, ispirazione e insegnamenti.
Dopo anni altalenanti, una volta diplomatosi al conservatorio, ebbero inizio i primi timidi successi, che poi diedero luogo a una produzione operettistica di grande valore: La Bohème (1896), Tosca (1900), Madama Butterfly (1904) e Turandot (rappresentata postuma nel 1926) per citare i più noti.
Figura di spicco del panorama lirico italiano, Puccini si dedicò esclusivamente alla musica per il teatro. Sebbene la sua produzione operistica conti appena dodici titoli, la cura meticolosa con cui sviluppò ciascuna opera, sia sotto il profilo musicale sia drammaturgico, gli consentì di creare capolavori in grado di imporsi stabilmente nei repertori internazionali.
Nel corso della sua vita fu profondamente legato alla Toscana e, in particolar modo, a Torre del Lago, una frazione di Viareggio, che fu per lui luogo di pace e ispirazione, tanto che vi fece costruire una villa in cui videro la luce diverse delle sue opere. Lì visse assieme a Elvira Bonturi che, nonostante le diverse liaisons di lui – gli fu compagna di vita e madre del suo unico figlio, Antonio.
Giacomo Puccini, ammalatosi di un tumore alla laringe, morì a Bruxelles il 29 novembre 1924.
Puoi leggere il suo nome tra gli estratti mensuali dei registri di battesimo della parrocchia di S. Martino a Lucca: Archivio di Stato di Firenze > Stato civile preunitario (1815-1865) > Lucca > 1858 (nr. 2034)
Il registro è conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze
Per approfondimenti sulla figura di Giacomo Puccini, vedi la voce del Dizionario Biografico degli Italiani a cura di Dieter Schickling.