Nella mia famiglia ho quattro bisnonni di origine italiana, di cui ho solo una limitata conoscenza, ma c’e una quinta linea del mio albero genealogico che arriva fino a mia nonna paterna: il suo nome è Gicela Balestra.
Questa storia risale all’anno 1817, quando nacque Giacomo Balestra da Francesco e Petronilla Cassini a Sanremo in Liguria. Francesco era capitano di mare come tanti altri liguri suoi conterranei: i suoi figli hanno scelto di intraprendere lo stesso mestiere. Insieme a suo fratello maggiore Angelo, Giacomo Balestra decise di venire in Argentina con le sue navi.
In Argentina i fratelli Balestra si sono dedicati a vendere olio, tabacco e cuoio nei diversi porti tra cui Asunción e Buenos Aires. Sotto la dittatura di Juan Manuel de Rosas, le loro navi furono, però, confiscate. Per questo motivo, Giacomo si trasferì in Goya (provincia di Corrientes) dove sposò Petronila Echavarría, figlia di spagnoli, dedicandosi, da quel momento, all’allevamento e all’agricoltura. Ho rintracciato un documento del 1854 in cui Giacomo appare come uno degli organizzatori della colletta di denaro fatta in Goya per la creazione dell’ospedale italiano di Buenos Aires. Invece Angelo sposò María de los Santos Espíndola in Entre Ríos e partirono insieme per il Paraguay.
Giacomo e Petronila hanno avuto molti figli. Uno era Bernardo, il padre del mio bisnonno, che ha cominciato a studiare medicina a Buenos Aires ma, dopo la morte di suo padre, è dovuto tornare a Goya per continuare ad occuparsi degli affari di famiglia. È stato presidente del Club Social Argentino in tre occasioni e sindaco di Goya nel 1899. Ha partecipato alla creazione della Escuela Normal, la prima istituzione educativa locale, e fu il primo direttore del Banco Nación della città. Oggi, una strada porta il suo nome. Bernardo aveva un fratello chiamato Juan Bautista Balestra, che era avvocato e che è stato deputato nazionale nel 1888, ministro della giustizia nel 1892, governatore della provincia di Misiones nel 1893 e Gran Maestro della Massoneria nel 1906. Oggi diverse scuole del paese portano il suo nome.
Bernardo era il padre di José Leòn Balestra, mio bisnonno, che si è dedicato all’allevamento e all’agricoltora ed è stato uno dei più importanti “estancieros” della provincia, comparendo su diverse riviste specializzate dell’epoca. Sua figlia era Gicela Balestra, mia nonna, che si è presa cura di me fin da bambino, mi portava al parco, a scuola, mi ha portato in viaggio in molti luoghi e mi dava, segretamente, molte caramelle.