Vita culturale e tradizioni popolari in Sardegna
Il fondo filmico è costituito da film di impronta prevalentemente documentaristica e di stampo antropologico attraverso i quali Felice Tiragallo restituisce alcuni momenti della vita culturale e politica sarda negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta del Novecento, con una particolare attenzione alle tradizioni popolari della sua terra.
Felice Tiragallo (Cagliari, 1955) ha girato tutti i suoi film in formato 8mm e Super8.
Il lavoro di ricerca e approfondimento è stato possibile grazie alle interviste rilasciate tra il 2017 e il 2018 dallo stesso Felice Tiragallo.
È possibile ripercorrere una selezione del fondo filmico Tiragallo attraverso l’edizione video realizzata con il software Klynt.
(a cura di Karianne Fiorini)
I protagonisti
Felice Tiragallo nasce l’8 aprile 1955 a Cagliari. Nel 1980 si laurea in Scienze Politiche con una tesi su Antropologia e ideologia in “La delinquenza in Sardegna” di Alfredo Niceforo. Nel biennio successivo è collaboratore esterno presso l’Istituto di Ricerche Sociali della Facoltà di Scienze Politiche di Cagliari e inizia l’attività di insegnamento di diritto ed economia nelle scuole della provincia di Cagliari. Nel 1986 realizza, con Franco Lai, una ricerca per la sezione antropologica del Museo della Giara di Gesturi. Tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta realizza diversi film di impronta etno-antropologica: una documentazione video sulla festa di Santa Lucia a Baunei che diventa il film “Le tecniche della tosatura”, e una documentazione video sull’allevamento caprino, sulle tecniche di panificazione e sul lavoro fabbrile nel territorio di Armungia (Ca), che porta alla realizzazione del film “Tre caprili. Insediamento e allevamento caprino ad Armungia”, entrambi in collaborazione con l’antropologa Maria Gabriella Da Re, una documentazione video sul ciclo della panificazione dell’orzo in Barbagia, “Il pane d’orzo. Il ciclo della panificazione dell’orzo a Fonni”, e un documentario sul tema delle feste campestri in Sardegna dal titolo “Il piede sulla coda del diavolo. La festa di N. S. di Valverde”, prodotto dall’Istituto di Discipline Socioantropologiche dell’Università di Cagliari, entrambi con l’antropologa Giannetta Murru Corriga.
Tutti questi lavori sono stati presentati nell’ambito della rassegna Materiali di Antropologia Visiva, curata dall’Associazione Italiana di Cinematografia Scientifica e del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, a Roma. Nel 1994 partecipa a un laboratorio seminariale di antropologia visiva (“Ethnographic Film Workshop”) organizzato a Nuoro dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico e diretto dal cineasta ed etnografo David MacDougall. Nel 1999 consegue il titolo di Dottore di ricerca in “Metodologie della ricerca etnoantropologica” presso l’Università degli Studi di Siena. Nello stesso anno consegna al Museo storico etnografico Sa Domu de is Ainas del Comune di Armungia tre documentari video: “Il lavoro fabbrile ad Armungia”, “Ordire. La preparazione della tessitura ad Armungia”, “Su pistoccu. Il pane estivo di Armungia”. I video, realizzati in collaborazione con l’antropologa Maria Gabriella Da Re, formano, nell’ambito del museo, il nerbo dell’Archivio delle Immagini e dei Suoni. Nel 2000 pubblica per la casa editrice Cuec di Cagliari, nella collana di Storia Locale, curata dall’Istituto Storico Sardo per la Resistenza e l’Autonomia, il volume “Restare Paese. Antropologia dello spopolamento nella Sardegna Sud-orientale”. Tra il 1999 e il 2000 coordina e dirige un lavoro di rilevazione etnografica realizzato per il Sistema Bibliotecario della Marmilla, in collaborazione con la cooperativa Agorà di Cagliari che porta alla realizzazione del dossier etnografico “Marrai, Messai, Pudai. Memorie di vita e di lavoro in Marmilla”. Dal 1998 al 2001 ha insegnato discipline demoantropologiche nel Corso di Diploma (poi Corso di Laurea) per Operatori Culturali per il Turismo della Facoltà di Lettere dell’Università di Cagliari. Ha insegnato successivamente Antropologia Culturale nei corsi di laurea della Facoltà di Lingue e Letteratura Straniere dell’Università degli studi di Cagliari. Dal 2002 è ricercatore in Discipline Demoetnoantropologiche presso la Facoltà di lettere dell’Università degli Studi di Cagliari. Ha assunto, nell’anno accademico 2002-2003 l’insegnamento di Storia della Cultura Materiale presso la stessa facoltà e dal 2007-2008 insegna Etnologia. Ha insegnato Antropologia Visiva nel corso specialistico ACEL nell’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari dall’anno accademico 2001-2002 al 2007-2008. E’ attualmente professore associato presso il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari per le discipline demoetnoantropologiche.
La passione per il cinema, sviluppatasi in particolare con la frequentazione assidua della programmazione della Società Umanitaria- Cineteca Sarda negli anni Settanta e poi dal 1982 del Festival del Film Etnografico di Nuoro, e parallelamente la passione per l’etnografia, lo portano a realizzare fin dai primi anni Settanta dei film documentari amatoriali di impronta etnografica in Super8 su diverse tradizioni popolari della Sardegna. Dagli anni Ottanta Felice Tiragallo comincia a sperimentare l’uso delle nuove videocamere in commercio e prosegue nella realizzazione di documentari etnografici collaborando con numerosi antropologi. Attualmente è anche tra i coordinatori di LRA Laboratorio di realizzazione audiovisiva, un laboratorio di cinema documentario e cinema del reale nell’ambito del Corso di Specializzazione in Beni culturali e Spettacolo e Archeologia e Storia dell’Arte.
Il fondo
Il fondo filmico è stato è stato affidato per il deposito conservativo alla Società umanitaria – Cineteca sarda il 5 aprile 2012 per volontà dello stesso cineamatore, Felice Tiragallo. Le pellicole, in formato 8mm e Super8, conservate fino a quella data nella sua abitazione a Cagliari, sono il risultato di un lavoro di montaggio, compiuto dall’autore con moviole e giuntatrici 8mm e Super8. Dopo l’acquisizione il materiale è stato sottoposto a un accurato intervento di restauro conservativo e trasferito su supporto digitale. Il riordino è stato effettuato in collaborazione con Felice Tiragallo, avvalendosi della sua testimonianza orale durante la visione dei film, e attraverso alcune interviste, realizzate nel mese di ottobre 2017, grazie alle quali si sono potute ricostruire le circostanze che hanno portato alla realizzazione dei film.
Il fondo filmico è costituito da 25 bobine, 2 in formato 8mm e 23 in formato Super8 di diversa lunghezza, per una durata complessiva di circa 5 ore, girate tra il 1972 e il 1983. Il contenuto delle pellicole è prevalentemente documentaristico e di carattere etnografico pur essendo presenti alcune pellicole legate alla vita privata e di attivista del cineamatore.
I film a carattere etnografico – girati e montati spesso in collaborazione con amici – sono provvisti in alcuni casi di titoli di testa e di coda e nella maggioranza dei casi sono stati sonorizzati o girati con il suono in presa diretta. “Su Coile”, realizzato nel 1978 sui pastori di Villanova Monteleone (Ss) documenta una giornata di lavoro nell’azienda pastorale di proprietà di Salvatore Piga, dalla mungitura alla preparazione del formaggio. Due film girati in occasione del tradizionale Carnevale di Bosa (Or), nel 1981 e nel 1983, ripercorrono le ritualità dei festeggiamenti sia diurni che notturni. Un film, girato nel 1981, documenta una tradizionale festa della tosatura di pastori di Bolotana (Nu), alla quale lo stesso cineamatore prende parte assieme agli amici Stefano Pira e Anna Maria Delogu; una festa in cui un gruppo di pastori di una medesima area si riuniscono, a rotazione, nel mese di maggio, per la tosatura delle loro greggi trascorrendo una intera giornata in compagnia anche di persone amiche estranee alla pastorizia, con diversi momenti di convivialità, dalla tosatura collettiva alla condivisione del cibo. Un rituale nato in età antica per sfuggire all’isolamento dei pastori. “Sant’Antoni e s’ocu – I rituali del fuoco alla vigilia della festa di S. Antonio Abate – 16 gennaio 1983”, realizzato con l’amico antropologo Franco Lai, documenta, invece, la preparazione e lo svolgimento di questa festa a Orosei (Nu), ai piedi della Chiesa di S. Antonio Abate, con la partecipazione attiva di tutta la popolazione locale. Il film è stato mostrato nello stesso anno in uno dei primi incontri dedicati all’antropologia visiva a Siena, con la partecipazione dell’antropologo Pier Giorgio Solinas. Un altro film fu realizzato nel 1983 su richiesta dell’antropologo Giovanni Dore all’interno di una bottega fabbrile di Collinas (Su), per documentare le tecniche di battitura alternata tradizionale del metallo da parte di due fabbri sardi che mettono in scena il loro lavoro. Il filmato è anche presente in forma video nell’archivio dell’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro. Un altro ancora fu girato a Perdasdefogu (Nu), sempre nel 1983, per documentare un rituale volto alla protezione delle vigne e dei campi coltivati da parte di un “operatore magico”.
Altri film di documentazione esulano dall’ambito etnografico. Uno fu girato nel settembre del 1973 in occasione della presenza di Dario Fo e Franca Rame a Cagliari per gli spettacoli “Guerra di popoli in Cile” e “Mistero Buffo”; un altro durante la manifestazione delle sinistre italiane a Cagliari nella primavera del 1974, con un corteo di 50.000 manifestanti al culmine di una lotta sindacale per ottenere un rifinanziamento del piano di rinascita della Sardegna. Ci sono, inoltre, le riprese dell’Odin Teatret a San Sperate (Ca) nel 1974; un breve documentario girato nel quartiere Castello di Cagliari, sempre nel 1974, con un lungo camera-car sulle vie del quartiere; le riprese del coro del Galletto di Gallura, con Salvatore Stangoni, durante la festa del primo maggio organizzata dal Centro di cultura popolare nel 1976 a Cagliari; un filmato che documenta l’attività di un pittore sardo, Walter Valenza, cugino di Felice Tiragallo, poi utilizzato in occasione di una mostra di Valenza a Cagliari nel 1977; le riprese di una performance del coro Pratobello di Orgosolo nel settembre 1978 alla Festa dell’Unità di Cagliari, col tenore barbaricino Peppino Marotto; un filmato delle prime manifestazioni jazz in spazi alternativi sardi, in particolare un concerto di jazzisti italiani con Tommaso Vittorini nel chiostro di S. Domenico a Cagliari organizzato dall’associazione culturale Spazio A nel 1981; le riprese di una visita al Novenario di S. Francesco di Lula (Nu) l’8 maggio 1983, luogo sacro in piena campagna, e luogo di pellegrinaggio rituale dove si recano tutti gli anni famiglie pastorali.
Un altro filmato si riferisce a una giornata di escursione sui Monti Capitana, località Is Meris di Capitana, nel 1980, insieme all’amico Stefano Pira, figlio dell’antropologo Michelangelo Pira, e alle loro rispettive fidanzate. Un altro è stato girato nell’isola di San Pietro nei pressi di Capo Sandalo, nel 1983, come tentativo di realizzare un film naturalistico sul falco della Regina. Un altro ancora documenta una rappresentazione di danza moderna in un cine-teatro di San Sperate (Ca) e un altro si riferisce a una rappresentazione teatrale sulla “sarda rivoluzione del 1793-1796” da parte della compagnia militante “Teatro Quartiere”. Altri filmati sono stati girati per sperimentare l’uso di alcune cineprese, con riprese durante un’escursione sulla punta Lamarmora del Gennargentu e ai casotti della spiaggia Poetto di Cagliari nel 1973, un’escursione in barca lungo la costa di Teulada nel 1978, e al porto di Cagliari nel 1979. I primi due film girati da Felice Tiragallo, in formato 8mm, e realizzati con una cinepresa avuta in prestito da uno zio fotografo e cineamatore, documentano una partita di pallacanestro di alcuni suoi amici in un campo di basket di Cagliari nel 1972 e una corsa in motocicletta. Sono infine presenti bobine costituite da spezzoni di materiali di scarto del film sulla festa di S. Antonio Abate e alcune riprese dei sopralluoghi per il film “Su Coile”.