Curzio Malaparte (1898-1957)
Curzio Malaparte, nome d’arte di Curt Erich Suckert, nacque a Prato il 9 giugno 1898, da Erwin, tintore di origini sassoni, e Eugenia Perelli.
Mostrò sin da bambino un’indole inquieta, che lo portò a maturare una personalità turbolenta, tendente a porsi in contrapposizione, in malaparte appunto, come volle lui stesso sottolineare con il nome che assunse a emblema di «un’identità controversa e radicalmente polemica».
Prato fu la città in cui avvenne la sua prima formazione intellettuale e dove cominciò la sua attività letteraria, che si declinò a vari livelli e in diversi ambiti, tra cui – e in maniera assai produttiva – quello giornalistico.
Combatté in entrambe le due Guerre mondiali. Divenne anche ufficiale, ma senza distaccarsi dalla sua vocazione letteraria: piuttosto, l’esperienza della guerra si costituì come un evento cruciale, che influenzò molto la sua persona, favorendone l’avvicinamento – intellettuale e attivo – alla politica.
Talentuoso e intraprendete, ebbe una penna prolifica e bilingue (scrisse, infatti, sia in italiano che in francese): tra i suoi saggi più celebri si ricordano Viva Caporetto! (1921) e Italia barbara (1925), mentre tra i suoi romanzi Kaputt (1944) e La pelle (1949).
La sua figura, poliedrica e articolata, gli consentì di leggere la realtà a un livello profondo e complesso, rendendolo uno dei personaggi più emblematici del Novecento.
Morì a Roma il 19 luglio 1957.
Puoi consultare l’atto di nascita sul Portale Antenati: Archivio di Stato di Prato > Stato civile italiano > Prato > 1898
Da notare la nota a margine, apposta a lapis, in cui si segnala che il cambio nome da Curt Erich Suckert a Curzio Malaparte fu approvato con il decreto reale del 15 aprile 1937.
L’originale è conservato presso l’Archivio di Stato di Prato
Per approfondimenti sulla figura di Curzio Malaparte, vedi la voce del Dizionario Biografico degli Italiani a cura di Marino Biondi.