Frammenti della vita di una coppia
I film di famiglia di una coppia di intellettuali e artisti: il giornalista e poeta, più tardi regista e video artista, Gianni Toti (Roma, 1924-2007) e la pittrice Marinka Dallos, sua prima moglie. La maggior parte dei film a contenuto familiare, girati da entrambi i coniugi, è stata realizzata tra l’Ungheria, paese natale di Marinka, e Roma, loro città di residenza. In particolare le riprese in Ungheria si riferiscono ai viaggi organizzati dalla coppia in visita ai famigliari di Marinka Dallos a Lorinci, e a gite organizzate in altre località ungheresi. Molti di questi filmati vedono protagonisti Gianni Toti con il nipote di Marinka, Csaba. Si distingue poi un nucleo di pellicole di viaggi effettuati dalla coppia in vacanza in varie località: in Tunisia, a Bulla Regia, Tunisi, Kairouan, Gerba, Houmt Souk, in Spagna a Pamplona per la festività di San Firmino, a Barcellona, Siviglia e Granada, a Parigi, a Belfast durante la Parata degli Orangemen, a Padova, a Venezia, e a Roma e dintorni, ad Ostia Lido, Fregene, Nemi, al mercato di Porta Portese e all’aeroporto di Fiumicino. Un altro nucleo di film si riferisce ai sopralluoghi che Gianni Toti fece nel 1972 in Siria per il film E di Shaul e dei sicari sulle vie da Damasco e ai provini ad attori in una terrazza romana del fotografo Rolla. Altre pellicole sono state invece girate da Gianni Toti in veste di inviato speciale per la rivista «Vie Nuove»: girate il 1° maggio 1964 in Piazza della Rivoluzione a L’Avana (Cuba). Sei anni di indipendenza cubana celebrati con una grande parata con riprese della folla durante il discorso di Fidel Castro. Compare Che Guevara.
L’utente può esplorare il fondo filmico attraverso un’ampia selezione delle sequenze girate da Gianni Toti e Marinka Dallos. È possibile visionare i materiali filmici digitalizzati in ordine cronologico o tramite il menu. I brevi testi, inseriti nei titoli, nelle didascalie o sovrapposti alle immagini, introducono, contestualizzano e danno indicazioni precise sulle persone, sui luoghi e sulle situazioni. Le informazioni sono state raccolte attraverso un accurato lavoro di ricerca, documentazione e catalogazione. Il montaggio e l’edizione video sono stati realizzati con il software Klynt.
(testi a cura di Karianne Fiorini)
Protagonisti
Gianni Toti nasce a Roma il 24 giugno 1924. Laureato in giurisprudenza, partigiano gappista durante la resistenza, dopo la liberazione si trasferisce a Milano, lavorando alla redazione de «L’Unità». Nel 1949, in occasione dell’incontro mondiale della gioventù comunista a Budapest, Toti incontra Marinka Dallos, nata a Lorinci nel 1929. I due si sposano l’anno seguente e assumono come primo domicilio Milano. Nel 1960 si trasferiscono a Roma e insieme traducono molti poeti ungheresi tra cui Attila Jòzsef e Miklòs Radnoti. Agli inizi degli anni ’60, per dare tregua all’iper-attivismo di Gianni, poeta, direttore del rotocalco della Cgil «Lavoro», giornalista e inviato speciale per «Vie Nuove», «Paese Sera» e critico militante di cinema e letteratura, Marinka acquista pennelli e colori e lo conduce in diversi piccoli paesi italiani per dipingere.
L’occasione è in verità di stimolo per lei stessa: è così che nasce Marinka pittrice.
Marinka pubblica nel 1974 una raccolta di saggi teorici sul fenomeno naïf e fonda, insieme ad alcuni pittori romani, Amelia Pardo, Graziolina Rotunno, Alfredo Ruggeri e Maria Vicentini, il “Gruppo dei Romanaïfs”; passa da esposizione a esposizione prima nelle città italiane e poi a Parigi, Budapest, Nizza. Alcune sue opere si trovano nelle collezioni di numerosi musei (tra cui Les Halles St. Pierre di Parigi, il Museo Anatole Jakovsky di Nizza, il Mayar Naïf Muveszek di Kecskernet, il Museo d’Arte Naïf di Spagna e il Museo Naïf di Luzzara) ed anche in varie collezioni private. Marinka Dallos muore nel 1992. Toti, nel frattempo è approdato (dall’inizio degli anni Ottanta) alle arti elettroniche.
Autore di numerose VideoPoemOpere, di una dozzina di raccolte poetiche, di svariate raccolte di racconti e di due romanzi, fondatore di riviste e collane editoriali, irrefrenabile critico e teorico letterario e audiovisivo, Gianni Toti muore l’8 gennaio 2007 a Roma.
Il fondo
Il fondo filmico Gianni Toti è stato donato all’Archivio nazionale del film di famiglia il 3 agosto 2012 per volontà di Pia Abelli Toti. Le pellicole, conservate fino a quella data nell’abitazione della famiglia Toti, sono in formato 16mm e 8mm. Dopo l’acquisizione il materiale filmico è stato sottoposto ad un accurato intervento di restauro conservativo e trasferito su supporto digitale. Il riordino è stato effettuato in collaborazione con Pia Abelli Toti, seconda moglie di Gianni Toti, attraverso le testimonianze da lei rilasciate in occasione di alcuni incontri avvenuti tra il 2012 e il 2013, e in collaborazione con Silvia Moretti, ricercatrice e studiosa di Gianni Toti.
Il fondo filmico è costituito da 35 bobine in formato 16mm e 8mm, per una durata complessiva di circa 3 ore, realizzate tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.
Il contenuto delle pellicole è in prevalenza di carattere familiare e vede il coinvolgimento di parenti e amici di Gianni Toti e della sua prima moglie Marinka Dallos. La maggior parte dei film a contenuto familiare, realizzati da entrambi i coniugi, è stata girata tra l’Ungheria, paese natale di Marinka Dallos, e Roma, loro città di residenza. In particolare le riprese in Ungheria si riferiscono ai viaggi organizzati dalla coppia in visita ai famigliari di Marinka Dallos a Lorinci, e a gite organizzate in altre località ungheresi quali Keszthely, Gyenesdiàs, Szigliget, il Lago Balaton, Bekes. Molti di questi filmati vedono protagonisti Gianni Toti con il nipote di Marinka, Csaba Dallos. Si distingue poi un nucleo di pellicole di viaggi effettuati dalla coppia in vacanza in varie località: in Tunisia, a Bulla Regia, Tunisi, Kairouan, Gerba, Houmt Souk, in Spagna a Pamplona per la festività di San Firmino, a Barcellona, Siviglia e Granada, a Parigi, a Belfast (Irlanda) durante la Parata degli Orangemen, a Padova, a Venezia, e a Roma e dintorni, a Ostia Lido, Fregene, Nemi, al mercato di Porta Portese e all’aeroporto di Fiumicino. Un altro nucleo di film si riferisce ai sopralluoghi che Gianni Toti fece nel 1972 in Siria per il film «E di Shaul e dei sicari sulle vie da Damasco» e ai provini ad attori in una terrazza romana del fotografo Rolla, tra i quali Tonio Damia e Alessandro Haber, quest’ultimo poi attore del film.
Altre pellicole sono state invece girate da Gianni Toti in veste di inviato speciale per la rivista «Vie Nuove»: girate il 1° maggio 1964 in Piazza della Rivoluzione a L’Avana (Cuba). Sei anni di indipendenza cubana celebrati con una grande parata con riprese della folla durante il discorso di Fidel Castro. Compare Che Guevara.
Tra i film del fondo vi è un breve filmato sperimentale realizzato da Gianni Toti con protagonista Marinka Dallos su una spiaggia. Ed è presente un documentario realizzato da Michele Gandin sulla figura di Marinka Dallos, pittrice naïf.