Filippo De Cecco (1854-1930)
Filippo Giovanni De Cecco (o Di Cecco, come indicato all’anagrafe) nacque a Fara San Martino (CH) l’8 aprile 1854 da Nicola, mugnaio, e Annantonia Salvitti.
Terminata la licenza media, affiancò il padre nella gestione del mulino comunale, iniziando da subito a introdurre piccole innovazioni per incrementare la produzione e la qualità del lavoro.
Sebbene inizialmente tutto rimase circoscritto all’area chietina, De Cecco non tardò a intuire le grosse potenzialità di questo settore, mettendo a punto lui stesso modalità e macchinari che permisero una migliore conservazione della pasta prodotta nel neonato “Pastificio De Cecco” (1896).
Acquistò il mulino che la sua famiglia aveva in gestione e ampliò lo stabilimento, istituendo una struttura adibita all’essiccazione artificiale ad aria calda della pasta, attraverso un macchinario che verrà poi brevettato nel 1889.
Questa invenzione gli permise di espandere progressivamente il mercato, partecipando anche a fiere nazionali e internazionali: L’Aquila (1888), Palermo (1892), Principato di Monaco, Roma, Chicago (1893), San Francisco (1894), Anversa (1895), Amburgo (1898) e molte altre.
Ne conseguì un’impennata delle vendite, grazie anche all’esportazione negli Stati Uniti – avviata a partire dal 1904 – in cui la comunità italiana di migranti oltreoceano rappresentò una solida base di appoggio per il mercato del pastificio.
Solo la Prima guerra mondiale ne riuscì a ostacolare l’espansione internazionale e la produzione. Tuttavia, terminato il conflitto, l’attività riprese con slancio tanto che nel 1920, venne aperta una seconda sede a Pescara, una città giovane, in pieno sviluppo economico e commerciale.
Dopo i tanti successi, nel 1924 fu sancito il definitivo passaggio di consegne tra il fondatore, che fu nominato presidente a vita dell’azienda, e i suoi figli, che ne divennero amministratori delegati.
Filippo De Cecco morì a Fara San Martino il 27 luglio 1930.
Dopo la sua morte, l’azienda continuò a crescere, alternando momenti di prosperità ad altri di crisi. Tuttavia, anche nei frangenti più faticosi, lo stabilimento De Cecco rimase un punto di riferimento per la produzione di pasta a livello nazionale e non solo. Negli anni successivi, il pastificio si ampliò e modernizzò, con uno spirito sempre pronto a raccogliere le sfide del mercato globale, ma senza mai dimenticare il legame con le proprie origini e tradizioni.
Puoi consultare gli atti di nascita e morte sul Portale Antenati, rispettivamente: Archivio di Stato di Chieti, Stato civile della restaurazione, Fara San Martino, 1854 e Archivio di Stato di Chieti, Stato civile italiano, Fara San Martino, 1930
Gli originali sono conservati preso l’Archivio di Stato di Chieti