Vita familiare e tradizioni popolari
Il fondo filmico ripercorre la vita della famiglia Cecchetti tra la seconda metà degli anni Cinquanta e i primi anni Novanta del Novecento, in diverse località italiane, e in particolare a Quarna Sotto (VB), dove la famiglia Cecchetti trascorreva la maggior parte del suo tempo libero nel corso delle stagioni e degli anni.
Giorgio Cecchetti, interessato fin dalla gioventù alla salvaguardia delle tradizioni della comunità agricola di Quarna, nel corso degli anni Settanta realizza inoltre dei brevi documentari amatoriali, in formato Super8, per documentare attività agricole e artigianali di Quarna, destinate all’oblio, e in questo modo tentare di salvaguardare la memoria della comunità quarnese.
Giorgio Cecchetti (1928-2010) ha iniziato a filmare nel 1956 incuriosito dalla pratica cineamatoriale del cognato Augusto Caccini e ha proseguito fino al 1991. Ha girato tutti i suoi film nei formati 8mm e Super8.
Il lavoro di approfondimento è stato possibile grazie alle interviste rilasciate tra il 2017 e il 2018 dalle tre figlie del cineamatore, Chiara, Silvia e Valeria Cecchetti.
È possibile ripercorrere la storia della famiglia Cecchetti attraverso l’edizione video del fondo filmico Giorgio Cecchetti realizzata con il software Klynt.
(testi a cura di Karianne Fiorini)
I protagonisti
Giorgio Cecchetti nasce il 12 febbraio 1928 a Milano da una famiglia di origini marchigiane. Il padre, l’avvocato Cesare Cecchetti, proveniva da Civitanova Marche, ma si era trasferito a Torino per motivi di studio ed era poi approdato a Milano. Suo nonno paterno, Enrico Cecchetti (1850-1928) era stato un ballerino, coreografo e maestro di danza, tra i più noti del XX secolo, ideatore del metodo Cecchetti, e dal 1925 al 1928 direttore della Scuola del Teatro alla Scala, nonché colui che aveva avviato la tradizione di famiglia di trascorrere le vacanze a Quarna, località posta sulle alture del Lago d’Orta, in provincia di Verbania, luogo che ha rivestito molta importanza nella vita di Giorgio Cecchetti.
Dopo aver frequentato il Liceo Classico Giovanni Berchet si iscrive alla Facoltà di Medicina, sempre a Milano, e consegue la laurea in Medicina nei primi anni Cinquanta, studiando per due anni da sfollato a Quarna Sotto e pagandosi gli studi come rappresentante di prodotti farmaceutici. Si specializza in Chirurgia e in Medicina Interna e prende avvio la sua attività di cardiologo e internista al Policlinico di Milano che si concluderà alla fine degli anni Novanta.
Fin da giovane nutre un profondo interesse per le tradizioni popolari, che lo porterà insieme a un gruppo di giovani che frequentavano come lui Quarna Sotto, e che condividevano con lui la stessa sensibilità, a raccogliere e a mettere insieme, fin dagli anni Cinquanta, un primo nucleo di oggetti e attrezzature che facevano parte della cultura rurale alpina, che portò poi alla fondazione del Museo etnografico e dello strumento musicale a fiato nel 1973. Fu l’aver appreso della distruzione di un torchio della Confraternita del Santissimo Sacramento, che mise in moto il gruppo di giovani per mettere a freno la distruzione e la scomparsa di oggetti e attrezzature del mondo agricolo-pastorale, che costituivano la cultura del paese di Quarna, con l’intento non solo di raccogliere oggetti ma soprattutto di risvegliare nella popolazione, attraverso gli oggetti, l’amore per le loro tradizioni e la loro cultura.
Giorgio Cecchetti si unisce in matrimonio con Roberta Merli (Rovescala 1929 – Milano 2015) il 16 febbraio 1957 a Pavia, e dalla loro unione nascono tre figlie, Valeria (1957), Silvia (1959) e Chiara (1964).
La sensibilità di Giorgio Cecchetti per tutto ciò che sentiva e vedeva scomparire lo indusse negli anni Settanta, negli stessi anni della nascita del Museo, a realizzare dei brevi documentari amatoriali, in formato Super8, per documentare attività agricole e artigianali di Quarna, destinate all’oblio, e in questo modo tentare di salvaguardare la memoria contadina tradizionale della comunità quarnese.
Prima ancora di realizzare i documentari di impronta etnografica, che mostrava poi alla comunità locale quarnese, in parte coinvolta concretamente nella realizzazione degli stessi, Giorgio Cecchetti aveva cominciato a girare filmati in formato 8mm, e successivamente in formato Super8, per documentare la sua vita familiare a partire dal 1956. La curiosità e la conseguente passione per la cinematografia amatoriale, che lo portò prima all’acquisto di una cinepresa 8mm e successivamente di una Super8, le ereditò dal cognato Augusto Caccini, marito di sua sorella Elena.
Continua ad occuparsi del Museo fino alla sua morte, avvenuta a Milano il 14 novembre 2010.
Il fondo
Il fondo filmico è stato donato all’Associazione Museo Nazionale del Cinema – Archivio Superottimisti il 13 ottobre 2007 per volontà dello stesso cineamatore Giorgio Cecchetti. Le pellicole 8mm e Super8 sono state conservate fino a quella data nell’abitazione del cineamatore a Milano. Le pellicole sono il risultato di un lavoro di assemblaggio compiuto dall’autore con moviole e giuntatrici 8mm e Super8. Dopo l’acquisizione il materiale filmico è stato sottoposto ad un accurato intervento di restauro conservativo e trasferito su supporto digitale. Il riordino è stato effettuato in collaborazione con le figlie del cineamatore, Valeria, Silvia e Chiara Cecchetti, avvalendosi della loro testimonianza orale durante la visione dei film, e attraverso alcune interviste, realizzate nel 2017 e nel 2018, grazie alle quali si sono potute ricostruire le circostanze produttive che hanno portato alla realizzazione dei film. È stato inoltre possibile consultare la descrizione di alcuni filmati fatta dal cineamatore stesso e consegnata all’archivio Superottimisti assieme ai film.
Il fondo filmico è costituito da 33 bobine in formato 8mm e da 34 bobine in formato Super8 di diversa lunghezza, e in bianco e nero e a colori, per una durata complessiva di circa 12 ore, realizzate tra il 1956 e il 1991. Il contenuto delle pellicole può essere idealmente suddiviso in tre diversi blocchi tematici.
Una prima parte, collocabile tra il 1956 e il 1991, si riferisce alla documentazione della vita familiare del cineamatore con la fidanzata, poi moglie, Roberta Merli, e le figlie Valeria, Silvia e Chiara, in varie occasioni e località. In particolare a Milano, loro città di residenza, e a Quarna Sotto (VB), località di villeggiatura della famiglia Cecchetti. Gite in montagna con Roberta Merli, soggiorni a Quarna Sotto con i familiari, tra i quali Elena Cecchetti, sorella del cineamatore, e Maria Faravelli, la loro madre. Il matrimonio di Giorgio Cecchetti e Roberta Merli, celebrato a Pavia il 16 febbraio del 1957, filmato da un parente dello sposo, Augusto Caccini. I film successivi si riferiscono principalmente alla nascita e alla crescita delle tre figlie, a partire dal 1957, fino ad arrivare alla nascita e ai primi anni di vita di alcuni nipoti del cineamatore negli anni Ottanta fino al 1991.
Una seconda parte, relativa al contenuto di alcune pellicole in formato Super8, si riferisce invece alla vita della comunità di Quarna, alle tradizioni religiose e sportive che coinvolgevano la esigua popolazione del paese e i suoi assidui villeggianti. In particolare Giorgio Cecchetti si focalizza sui festeggiamenti del Ferragosto, documentati per diversi anni, durante i quali vi è fino agli anni Settanta l’usanza di indossare abiti tradizionali quarnesi, e durante i quali si dipanano le più svariate attività ludiche, in particolare la caccia al tesoro.
Una terza parte è invece legata alla sensibilità di Giorgio Cecchetti e al conseguente impegno nella salvaguardia delle tradizioni culturali quarnesi, che lo portano a realizzare, nel corso degli anni Settanta, una serie di documentari amatoriali – con la collaborazione dell’amico Mario Nicolazzi e di una parte della popolazione locale di Quarna Sotto – sulle tradizioni contadine del paese, messe in scena da abitanti locali che in passato avevano svolto realmente le attività rappresentate e descritte. I film realizzati sono i seguenti: “Raccolta dello strame”, “Il cestaio”, “Il tornitore”, “Le tape”, “La mungitura”, “Il pozzo”, “Il taglio delle assi”, “La filatrice e la confezione delle pantofole”, “Le castagne bianche”, “La costruzione dei ponti”, “La concimazione dei prati”, “La pulizia dei prati a primavera”, “L’innesto del castagno”, “La copertura del tetto a paglia”, “Il taglio del grosso castagno”, “La segale: raccolta e battitura”, “La semina delle rape”, “Il pascolo”, “La fienagione”, “La canapa”.