Sussidi per la ricerca

In questa sezione del portale abbiamo riunito in maniera sistematica tutti i sussidi per la ricerca che possono essere consultati on-line.

La sezione è articolata per tematiche:

  • ricerca genealogica;
  • istituti ed enti religiosi;
  • fonti militari;
  • immigrazione;
  • storia locale;
  • storia privata e familiare;
  • andamenti demografici;
  • anagrafe cimiteriale.

Nelle pagine dei singoli Archivi di Stato nella sezione del Portale Esplora gli Archivi sono segnalate ulteriori risorse utili alla ricerca dei singoli Istituti.

Ricerca genealogica

  • Anagrafe degli amministratori locali e regionali. La banca dati istituita dal Ministero dell’Interno. Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, raccoglie informazioni relative a coloro che sono stati eletti per ricoprire cariche locali e regionali (comuni, province, città metropolitane e regioni). All’interno, è possibile risalire ai dati anagrafici, la lista o gruppo di appartenenza o di collegamento, il titolo di studio e la professione esercitata. La data ricercata non può essere inferiore al 06/06/1982.
  • Ancestry. È una società privata che offre servizi di ricerca genealogica a pagamento. Il sito raccoglie alcuni database realizzati grazie ai dati di vari registri di Stato civile, ovvero documenti anagrafici italiani, relativi a nascite, matrimoni e decessi. I database sono divisi per località e ricoprono archi cronologici piuttosto eterogenei. Ancestry fornisce anche servizi a pagamento.
  • Archive Bordeaux Métropole. Gli Archives de Bordeaux Métropole conservano e rendono consultabili on line i registri parrocchiali e civili delle città di Ambarès-et-Lagrave, Bègles, Blanquefort, Bordeaux, Bruges, Le Bouscat, Le Haillan e Pessac, nonché i registri civili dell’ex comune di Caudéran (incorporato a Bordeaux il 22 febbraio 1965).
  • Biblioteca Nacional de España. La Biblioteca Nacional de España nella sezione Ricerca Genealogica fornisce all’utente una guida alle risorse molto selettiva. Ha lo scopo di aiutare coloro che sono interessati alla ricerca genealogica a individuare vari dati nella stessa BNE e in altri centri, organizzazioni o istituzioni e ad iniziare la ricerca.
  • D.P.L.A: Digital Public Library of America. Nata nel 2010 per iniziativa di numerose biblioteche, università e fondazioni è sostenuta dal Berkman Center for Internet & Society dell’Università di Harvard e finanziato dalla Fondazione Alfred Sloan. Il sito offre una sezione dedicata alla ricerca genealogica.
  • Est Riding Archives. Rende consultabili online i registri di Stato Civile, Registri elettorali, Censimenti della popolazione, Registri parrocchiali, Registri scolastici.
  • Family Search. È un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro che offre strumenti gratuiti per la ricerca genealogica. Dal sito è possibile accedere a miliardi di documenti digitalizzati relativi a ogni parte del mondo. L’utente ha la possibilità di creare un proprio account gratuito.
  • Find My Past. Find My Past mette a disposizione documenti genealogici britannici e irlandesi. La sua banca dati contiene Censimenti della popolazione; Registri di Stato Civile; Registri Parrocchiali; Fonti Militari e fonti sull’immigrazione.
  • Geneaindex. Questo sito nasce con l’intento di ripubblicare e diffondere i lavori di natura storica e genealogica presenti in rete prima che questi vadano perduti a causa della caduta dei siti internet. Il sito fornisce numerosi rimandi a strumenti di ricerca, come siti specializzati e portali dedicati alle indagini genealogiche. Contiene, inoltre, video tutorial (anche in lingua italiana) su come svolgere una ricerca genealogica.
  • GeneaNet. Creata nel 1996 da alcuni appassionati di genealogia, GeneaNet è una comunità che conta più di 5 milioni di membri, i quali condividono le loro informazioni genealogiche: più di 8 miliardi di individui negli alberi genealogici, documenti di archivio digitalizzati, fotografie di famiglia, estratti, etc. tutti disponibili gratuitamente grazie ad un potente motore di ricerca e un blog.
  • Italian Genealogical Group. Sito del Gruppo Genealogico Italiano (I.G.G.), istituito nel 1993, al quale si dedica alla promozione della storia famigliare e della genealogia italiana fornisce supporto a coloro che sono interessati a ricercare i propri antenati italiani.  
  • My Heritage. È una piattaforma online gratuita. Una sorta di motore di ricerca che combina la potenza di oltre 1.400 database genealogici in tutto il mondo in un’unica interfaccia facile da usare. Il sito fornisce anche utili variazioni ortografiche per cognomi, permettendo di condurre ricerche multi-variazione in parallelo.

Istituti ed Enti religiosi

  • Archivi Storici Diocesani. L’Anagrafe degli Istituti Culturali Ecclesiastici (AICE) fa riferimento ad un elenco in ordine alfabetico suddiviso per Regione (politica), così come compare sul sito BeWeb della Chiesa Cattolica al 26 marzo 2021. Ogni istituto ha un proprio link che rimanda direttamente al sito internet istituzionale dell’Archivio Storico Diocesano selezionato, utile per avere contatti e informazioni basilari prima dell’avvio di una ricerca.
  • Archivio Storico della Diocesi di Agrigento. La Diocesi di Agrigento ha reso consultabile online alcuni registri parrocchiali, ove è possibile, tramite registrazione gratuita, consultare i registri digitalizzati.
  • Archivio Storico della Diocesi di Como. La Fondazione Centro Studi Nicolò Rusca ha reso consultabile online la Banca dati Battesimi, ove è possibile effettuare ricerche nominative sui registri di battesimo prodotti dal Battistero della Cattedrale, dalle parrocchie di San Fedele, di San Donnino in Como dal 1830 al 1866.
  • Archivio Storico dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). Il sito offre agli utenti la digitalizzazione in formato PDF degli inventari cartacei relativi ai fondi archivistici conservati presso il Centro bibliografico Tullia Zevi dell’UCEI.
  • BeWeb Portale dei beni culturali ecclesiastici. Il portale costituisce un punto di accesso all’imponente censimento del patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico di tutte le diocesi e gli istituti culturali ecclesiastici italiani. Dalla sezione Beni archivistici è possibile accedere alle schede descrittive dei fondi, dei soggetti produttori e degli istituti conservatori. Al momento sono disponibili 1.200 fondi archivistici corrispondenti al patrimonio di 75 istituti, ma il sito è in continuo aggiornamento e nuove pubblicazioni avvengono costantemente.
  • Comunità ebraica di Mantova. Il sito consente l’accesso alla documentazione prodotta dalla Comunità ebraica di Mantova a partire dal 1522 e fino al secondo dopoguerra. Nella sezione registri è possibile consultare 42 registri di Stato Civile che ricoprono l’arco cronologico dal XVIII al XIX secolo.
  • Opera di Santa Maria in Fiore. Ha reso consultabile parte dell’Archivio Storico del Duomo di Firenze, dell’Arcidiocesi di Firenze, i registri dei battesimali dal 1450 al 1900 per un numero complessivo di 445 registri. La ricerca, all’interno del database, può svilupparsi secondo due modalità: 1) Elenco: consente di selezionare un registro dall’elenco completo per una consultazione carta per carta; 2) Ricerca: immettendo alcuni parametri (arco cronologico, genere e lettera iniziale) si potranno consultare le carte di più registri che soddisfino le condizioni prescelte.
  • Patrimonio Culturale Metodista e Valdese. Il sito costituisce un portale mediante il quale esplorare i beni digitalizzati del vasto patrimonio culturale metodista e valdese in Italia. Dalla sezione Beni archivistici è possibile consultare la descrizione dei fondi relativi agli archivi delle varie chiese locali.
  • Registri Parrocchiali Italiani. Il sito costituisce un portale in cui sono digitalizzati e resi consultabili online i registri parrocchiali della maggior parte delle diocesi italiane. Le diocesi sono suddivise per regione e per provincia.

Fonti militari

  • Albo d’Oro dei Caduti. Il Ministero della Difesa mette a disposizione due banche dati dei caduti e dei dispersi della Prima e della Seconda guerra mondiale. È possibile ottenere il nominativo assieme alle informazioni anagrafiche di nascita, il reparto di appartenenza e il luogo e la data di morte.
  • Albo degli I.M.I. L’ Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari (ANRP) ha messo a disposizione l’albo degli Internati Militari Italiani (I.M.I) in cui sono inseriti gli elementi anagrafici e biografici degli internati militari italiani, che hanno perso la vita nei lager del Terzo Reich tra il 1943 e il 1945.
  • Arolsen Archives. Gli Arolsen Archives sono un centro internazionale di documentazione, informazione e ricerca sulla persecuzione nazista, il lavoro forzato e l’Olocausto nella Germania e nelle regioni occupate, situato a Bad Arolsen in Germania. L’archivio contiene circa 30 milioni di documenti dei campi di concentramento, dettagli sulla deportazione, l’internamento, il lavoro coatto e la carcerazione sia dei militari che dei civili italiani.
  • Associazione Culturale di Ricerche Storiche Pico Cavalieri. Nel sito dell’Associazione Culturale di Ricerche Storiche Pico Cavalieri è possibile consultare gli elenchi dei Caduti di Ferrara e provincia della prima e Seconda guerra mondiale. È possibile, inoltre, consultare e scaricare in formato PDF l’Albo d’Oro dei Caduti ferraresi 1848-1945.
  • Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia. Nel sito dell’Associazione Nazionale Reduci della Prigionia dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro famigliari è possibile consultare una banca dati, in cui sono inseriti, in ordine sistematico, elementi anagrafici e biografici dei lavoratori civili italiani nel Terzo Reich sottoposti a lavoro coatto in Germania per sostenere l’economia di guerra tedesca tra il 1943-1945. La banca dati on line è organizzata in modo da poter rintracciare facilmente, rapidamente e selettivamente i dati anagrafici e biografici di migliaia di persone, dare loro un nome e possibilmente anche un volto.
  • Croce Rossa Italiana. L’Archivio Storico della Croce Rossa di Milano ha il compito di raccogliere, conservare e valorizzare la documentazione storica relativa alle attività che hanno caratterizzato l’associazione nel corso del tempo. Il recente progetto di riordinamento e ricondizionamento del patrimonio documentale nasce dall’esigenza di restituire l’Archivio Storico al Comitato della Croce Rossa di Milano e alla cittadinanza, rendendo tale materiale fruibile nella città in cui il 15 giugno 1864 venne costituito il primo Comitato dell’Associazione Italiana per il soccorso ai feriti ed ai malati in guerra, in seguito diventato la Croce Rossa Italiana. L’archivio custodisce oltre 1660 unità archivistiche, in grado di testimoniare la storia degli enti di assistenza e beneficenza in Italia.
  • Istituto Ligure per la Storia e la Resistenza dell’età Contemporanea. Sul sito è possibile consultare le oltre 34.000 schede che compongono la Banca dati del partigianato ligure basata sui fascicoli prodotti dalla commissione regionale ligure per il riconoscimento delle qualifiche partigiane e oggi conservati presso l’Archivio centrale dello Stato.
  • Istituto Storico della Resistenza in Piemonte. Prodotta da una ricerca diretta da Claudio Dellavalle e condotta dagli Istituti storici della Resistenza del Piemonte in collaborazione con il Ministero della Difesa, la banca dati informatica raccoglie 108.421 nominativi tra partigiani combattenti, patrioti, e benemeriti che hanno svolto attività durante la lotta di Liberazione in Piemonte, tratti dai fogli riassuntivi dei fascicoli personali, conservati presso l’archivio dell’Ufficio Riconpart (Ufficio Per il Riconoscimento Qualifiche e per le Ricompense ai Partigiani), di pratiche esaminate dalle Commissioni piemontese, ligure e lombarda per l’accertamento delle qualifiche partigiane.
  • Istituto Storico per la Storia della resistenza e della Società Contemporanea di Provincia di Asti. Sul sito è possibile consultare diverse banche dati relative al territorio provinciale: Vittime di guerra astigiane, comprendente i caduti della Prima e della Seconda guerra mondiale, Deportati politici astigiani e Prigionieri di guerra e internati militari.
  • Partigiani d’Italia. Nel 2017 l’Istituto Centrale per gli Archivi (ICAR) ha avviato questo progetto per rendere accessibile ai ricercatori e a un ampio pubblico le schede relative alle richieste di riconoscimento delle qualifiche partigiane conservate nel fondo Ricompart presso l’Archivio Centrale dello Stato.
  • Solferino e San Martino. Il sito è un utile motore di ricerca per i caduti della battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859.
  • Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia. Sul sito è possibile consultare la banca dati on-line contenente i nominativi dei Caduti e Dispersi italiani durante la campagna di Russia che si svolse tra il 1941 e il 1943. Riempiendo almeno uno dei campi obbligatori per la ricerca è possibile reperire dettagliate schede descrittive relative a ciascuno dei nominativi presenti nell’elenco. L’accesso alla banca dati è consentito esclusivamente agli utenti che abbiano provveduto alla registrazione gratuita al sito.
  • Vicentini caduti o dispersi in Russia. L’associazione Nazionale Alpini, Sezione di Vicenza Monte Pasubio ha pubblicato online una banca dati contenente 2.523 nominativi di Vicentini caduti o dispersi durante la Campagna di Russia (1941-1943). È possibile operare delle ricerche per nome, cognome, luogo e data di nascita, grado, divisione e battaglioni di appartenenza, oltre a data e luogo di morte.

Immigrazione

  • Archivo General de la Nación Argentina. Nel sito dell’Archivio Generale della Nazione Argentina sono presenti i registri della commissione per l’immigrazione dal 1825 al 1828. Fornisce, inoltre, un servizio di ricerca a distanza in cui l’utente può richiedere copia dei fascicoli degli immigrati a Buenos Aires tra il 1630 e il 1930, di decreti prodotti dal Potere Esecutivo Nazionale tra il 1947 e il 2016, di documenti fotografici, audiovisivi e sonori in alta risoluzione.
  • Archivio Pubblico del Minas Gerais. Il sito dell’Archivio Pubblico Minas Gerais (APM), sovrintendente del Segretariato di Stato per la Cultura, si occupa della raccolta dei documenti prodotti e accumulati dal ramo esecutivo di Minas Gerais, oltre a documentazione privata di interesse pubblico. Tra le risorse presenti sul sito vi è una banca dati che raccoglie i dati degli immigrati giunti in questo stato tra il 1888 e il 1901.
  • Archivio Pubblico dello Stato di Espírito Santo. L’Archivio Pubblico dello Stato di Espírito Santo ha avviato un progetto chiamato Projeto Imigrantes Espírito, in cui è pubblicato un database ove è possibile reperire informazioni sugli immigrati, come ad esempio: elenchi di imbarco sulle navi e di sbarco nei porti di destinazione, elenchi di check-in e check-out per le pensioni, passaporti, registrazioni e censimenti delle colonie agricole, altri documenti istituzionali.
  • Archivio Pubblico dello Stato di San Paolo. L’Archivio Pubblico dello Stato di San Paolo conserva numerose serie di documenti che registrano l’ingresso degli immigrati nello stato di San Paolo, in Brasile. Tra questi, vi sono le liste dei passeggeri sbarcati presso il porto di Santos tra il 1888 e il 1978, i libri di registrazione dell’Hospedaria de Imigrantes do Brás uno dei più grandi centri di accoglienza per stranieri in Brasile tra il 1886 e il 1973 e infine le persone registrate presso le stazioni di polizia specializzate per stranieri dello Stato di San Paolo tra il 1939 e il 1984.
  • Archivio Pubblico dello Stato di Paranà. La banca dati Registro de Imigrantes consente di effettuare ricerche tra gli oltre 100.000 nominativi relativi a quanti sbarcarono nel porto di Paranaguá tra gli anni dal 1876 al 1879 e dal 1885 al 1896.
  • Archivio Storico Comunale di Alvito, Palazzo Gallio. Nel sito sono presenti due sezioni: L’emigrazione tra ‘800 e ‘900, contenente una vasta documentazione digitalizzata; Il volto dell’emigrazione (1916-1931), in cui sono state digitalizzate le istanze per il rilascio di passaporti con allegate le fotografie, inoltre forniscono utili riferimenti anagrafici.
  • Archives Departementales des Alpes-Maritimes. Nella sezione Généalogie è possibile consultare i registri di stato civile digitalizzati per tutti i comuni del dipartimento. Inoltre è disponibile una banca dati denominata Immigration italienn e in cui sono state digitalizzate le pratiche di naturalizzazione tra il 1880 e il 1931, delle pratiche di espulsione fino al 1935 e dei censimenti della popolazione di Grasse dal 1891 al 1931. Sono disponibili anche i registri parrocchiali dei battesimi e dei matrimoni delle parrocchie di Nizza dal 1814 al 1860.
  • Archives of Ontario. Il sito rende disponibile una banca-dati contenente i registri dell’immigrazione assistita redatti dal Toronto Emigrant Office tra il 1865 e il 1883, con oltre 29.000 nominativi.
  • Bibliothèque et Archives nationaux du Québec. La Bibliothèque et Archives nationaux du Québec (BAnQ) conserva e rende consultabili online i registri di stato civile. La raccolta dei registri di Stato Civile del Quebec è una tra le più complete al mondo. Ciò è dovuto alle misure adottate dalle autorità pubbliche e religiose fin dai tempi della Nuova Francia e al fatto che è stata risparmiata da catastrofi naturali o conflitti armati. Le nascite (battesimi), così come i matrimoni e le morti (sepolture), vengono registrate nei registri di stato civile. Nella Nuova Francia, seguendo la pratica corrente in Francia, i preti cattolici compilavano due copie di ciascuno dei registri di stato civile: la copia religiosa, conservata in parrocchia, e la copia statale, depositata ogni anno presso il Palazzo di Giustizia. Dopo la conquista del 1760, l’obbligo di tenuta dei registri di stato civile fu progressivamente esteso ad altre confessioni religiose (anglicana, presbiteriana, metodista, battista, evangelica, ebraica, luterana, ecc.).
  • Centro Altreitalie sulle migrazioni Italiane. Il Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane, istituito nell’autunno 2005 presso la Fondazione Giovanni Agnelli, opera con il sostegno della Compagnia di San Paolo, dal 2009 ha trovato nuova collocazione istituzionale in Globus et Locus, uno dei principali soggetti in Italia attivi nell’analisi delle problematiche legate alla dialettica tra globale e locale. Il Centro si propone come luogo di ricerca, incontro, cooperazione culturale nel campo delle migrazioni italiane e delle comunità di origine italiana nel mondo. Inoltre, nella sezione Cerca le tue radici è possibile consultare un database riportante tre distinte banche dati, contenenti la trascrizione delle informazioni riportate nei registri di sbarco delle navi giunte nei porti di New York, Buenos Aires e Vitoria, limitatamente ai passeggeri di nazionalità italiana.
  • CEMLA: Centro de Estudios Migratorios Latinoamericanos. Database riguardante le registrazioni degli immigrati di tutte le nazionalità arrivati in Argentina, fino al 1960. Sono presenti oltre 4 milioni di migranti registrati, dei quali è possibile recuperare i dati anagrafici, il paese di origine, le date del viaggio e la nave con cui viaggiarono.
  • Center for Family History and Genealogy at Brigham Young University. Il Center for Family History and Genealogy della Brigham Young University ha avviato il progetto Immigrant Ancestors. L’utente ha la possibilità di effettuare ricerche sulla documentazione relativa all’emigrazione che venne prodotta in Europa. Tali documenti ci forniscono informazioni importanti circa il luogo e la data di nascita di ogni migrante. Si ha la possibilità di effettuare una ricerca per archivio/ente conservatore, sulla documentazione prodotta in Italia in lingua italiana, le serie archivistiche consultabili sono quattro: Napoli emigrazione clandestina; Richieste di passaporto Napoli 1888-1901; Prefettura di Genova 1858-1872; Richiesta Passaporto Torino 1903-1905.
  • Centro Internazionale Studi Emigrazione Italiana. La banca dati Dal Porto al Mondo del CISEI contiene informazioni provenienti da diversi archivi, tra cui Liste di imbarco tratte dai Registri di Sanità Marittima dell’Archivio di Stato di Genova per il periodo 1833-1856.
  • Delaware Public Archives. Gli Archivi pubblici del Delaware hanno reso disponibili(in formato digitale) nella sezione Digital Ancestry, diversi registri di naturalizzazione (dal 1796 al 1820). Per accedere è necessario effettuare una registrazione gratuita.
  • Fondazione Paolo Cresci. La Fondazione Paolo Cresci raccoglie materiale estremamente eterogeneo, frutto di un paziente e meticoloso lavoro di ricerca e d’accumulo di Paolo Cresci, e poi proseguito da sua moglie. Nella collezione sono presenti epistolari, cartoline, fotografie originali e non, riviste, quotidiani, libri e vari oggetti personali, appartenuti a una molteplicità di persone che tra il XIX e XX secolo abbandonarono l’Italia in cerca di fortuna. Si segnala la presenza un database specifico per la ricerca di Toscani sbarcati in Argentina tra il 1906 e il 1952.
  • Library and Archives Canada. Nella sezione Immigration records è consultabile una banca dati contenente oltre 20.000 riferimenti nominativi relativi agli elenchi dei passeggeri di quanti sbarcarono nei porti di varie località canadesi tra il 1865 e il 1922.
  • Libraries Tasmania. Il sito rende disponibili gli elenchi dei passeggeri arrivati in Tasmania dal 1803 al 1900. Inoltre sono presenti i registri di Stato Civile della Tasmania dal 1803 al 1920.
  • Missouri State Archives. Il sito ha messo a disposizione un database di tutti i documenti di naturalizzazione prodotti nelle diverse contee dello stato del Missouri dal 1816 al 1955. È possibile effettuare ricerche per nominativi.
  • National Archives. L’Archivio Nazionale a Washington D.C. offre una ricca banca dati delle registrazioni degli immigrati negli U.S.A., a partire dalla metà dell’800 sino alla metà del’900. Inoltre offre molteplici risorse per genealogisti e per la ricerca genealogica.
  • National Archives of Australia. L’Archivio Nazionale dell’Australia, nella sezione Immigration and citizenship offre ricche banche dati, di particolare interesse si segnalano Passenger arrivals records contiene i registri d’arrivo dei passeggeri; Citizenship records contiene i documenti riguardanti la domanda per l’ottenimento della cittadinanza australiana.
  • Pubblic Record of Victoria. Nella sezione Passenger records and immigration sono presenti i registri dei passeggeri sbarcati nello stato Victoria nell’Australia meridionale.
  • South Australia’s State Archives Department. Il sito rende disponibili gli elenchi dei passeggeri arrivati nei porti dell’Australia meridionale tra il 1845 e il 1940.
  • The Statue of Liberty—Ellis Island Foundation, Inc. Sito legato al complesso monumentale della Statua della Liberà e di Ellis Island. Il sito offre molteplici informazioni sulla storia dell’immigrazione. Nel sito è presente una sezione intitolata Find your family, in cui è possibile accedere a un database dei registri delle navi giunte ad Ellis Island. I registri delle navi contengono i dati anagrafici, fisici e le condizioni di salute e psicologiche dei migranti appena sbarcati, la data di partenza e di arrivo, il nome della nave ed eventuali parenti o affini. Per accedere è necessario effettuare una registrazione gratuita.

Storia locale

  • Archivio Monumentale del Novecento in Friuli Venezia Giulia. Il sito costituisce un portale per mezzo del quale procedere all’inventariazione e alla catalogazione di un vasto patrimonio composto da fonti archivistiche, fotografiche e audiovisive relative al territorio regionale. Nell’ambito di questo progetto assume particolare rilevanza la sezione denominata Scheda del partigianato che consente all’utente, selezionando il nominativo d’interesse tra quelli presenti nell’elenco, di reperire dettagliate informazioni anagrafiche e talvolta anche immagini digitalizzate dei documenti relativi alla persona ricercata.
  • Archivio Online del Novecento Trentino. Piattaforma attraverso la quale è possibile accedere a migliaia di schede biografiche relative al popolo trentino vissuto nel secolo scorso. Il sito offre infatti la possibilità di ricercare il nominativo desiderato all’interno di cinque banche dati: I militari trentini nella Seconda guerra mondiale, Volontari trentini nella Grande Guerra, Gli oppositori al fascismo, Legionari trentini in Spagna (1936- 1939) e Donne e uomini della Resistenza. Ogni scheda riporta utili informazioni anagrafiche riguardanti il nominativo a cui si riferisce.
  • Deputazioni e società di Storia e Patria. L’elenco è in ordine alfabetico suddiviso per Regione (politica), ogni Deputazione e società di Storia Patria ha un suo link che rimanda direttamente all’sito internet istituzionale Deputazioni e società di Storia Patria selezionata.
  • Parma ‘900. Piattaforma realizzata dall’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Parma (Isrec) con l’obbiettivo di fornire, attraverso banche dati, una documentazione organica su uomini e donne che hanno attraversato la storia parmense del ‘900. Avviato nel 2018, Parma ‘900 nasce originariamente attorno alla costruzione di una prima banca dati, relativa ai prigionieri di guerra alleati detenuti nel campo di prigionia PG49 di Fontanellato.
  • Toscana ‘900. Portale in cui è possibile consultare tre importanti banche dati relative al territorio regionale: Partigiani e patrioti, Casellario politico centrale, comprendente oltre 750 schede relative ad altrettante persone attenzionate dalla fine dell’Ottocento alla Seconda guerra mondiale e residenti in Toscana, e le oltre 400 schede nominative di Volontari toscani nella guerra civile spagnola.

Storia privata e familiare

  • Archivio Nazionale dei Film di Famiglia. L’ Archivio Nazionale del Film di Famiglia, fondato e gestito a Bologna dalla Fondazione Home Movies, nasce con l’obiettivo di salvare e trasmettere un patrimonio audiovisivo nascosto e inaccessibile. La documentazione audiovisiva inedita, privata e personale, raccolta dall’Archivio, costituisce un ampio e prezioso giacimento visivo per la storia italiana del Novecento, che progressivamente viene reso pubblico e messo a disposizione attraverso progetti e iniziative. L’ Archivio custodisce a oggi circa 30.000 elementi, quasi tutti su supporti originali costituiti da pellicole in formato ridotto (8mm, super8, 16mm, 9,5mm Pathè Baby) girati tra gli anni Venti e gli anni Ottanta del Novecento. A ciò si aggiunge un’esigua quantità di pellicole 35mm e, in misura crescente, di audiovisivi su supporti magnetici video e audio. Circa 1.500 fondi filmici per 6.000 ore di materiale audiovisivo proveniente da tutta Italia.
  • Archivio Riavvolte memorie future. L’ Archivio Riavvolte è un archivio di memorie personali e collettive. Si propone di raccogliere, conservare e valorizzare materiali audiovisivi provenienti da archivi privati, che per loro natura sono in costante pericolo di dispersione e deterioramento.
  • Archives audiovisuelles en banlieue parisienne. Dal 1999 Cinéam raccoglie, salvaguarda e promuove film amatoriali e di famiglia nella periferia parigina, soprattutto nell’Essonne. L’archivio audiovisivo riunisce 500 ore digitalizzate, distribuite in quasi un centinaio di collezioni, i film più antichi risalenti agli anni 20. Queste immagini animate, fragili e poco conosciute contribuiscono alla conoscenza della storia della regione dell’Île-de-France. Strumento di consultazione online, questo sito permette di condividere un patrimonio cinematografico unico. Cinéam fa eco all’appello lanciato nel 2008 dalla Federazione Internazionale degli Archivi Cinematografici: Non buttate via i vostri film!», affidateli a noi!
  • Archives Audiovisuelles PACA Portal des Archives Audiovisuelles en Provence, Alpes, Côte d’Azur. Questo progetto è rivolto a qualsiasi struttura, pubblica o privata, che desideri far parte di una dinamica regionale di promozione della storia locale attraverso i propri film. Attualmente il portale riunisce privati, associazioni locali e comunità. Il punto comune di tutte queste strutture è quello di disporre di archivi audiovisivi riguardanti la storia della Provenza e della regione del PacaI. Film per famiglie presentano una ricchezza di informazioni insolite, spesso poco conosciute dal grande pubblico. I film che propone questo portale presentano la vita quotidiana nelle Bocche del Rodano dal 1940 ad oggi. Hanno un valore senza precedenti poiché presentano usi e mentalità di un’epoca, attraverso i rapporti familiari, le attività ricreative, l’abbigliamento e le abitudini culinarie. Presentano anche i mestieri tradizionali, così come i luoghi conosciuti a Marsiglia.
  • Associazione 8mezzo. L’associazione culturale 8mmezzo si pone come punto di riferimento per il ritrovamento, il restauro, la digitalizzazione e la valorizzazione dei vecchi filmati di famiglia girati in pellicola. Il materiale è tutto catalogato, “backuppato” e archiviato attraverso un sistema di parole chiave per un’immediata fruibilità che rende visibile e da nuova vita ai vecchi filmati. Ad oggi, sono già stati digitalizzati in Full HD oltre 140mila metri di pellicola inedita proveniente dall’Italia e dal Mondo.
  • Centro Cultural la Moneda, Cineteca Nacional de Cile, Cine Casaero. La Cineteca Nazionale del Cile ha l’intenzione di preservare e diffondere il patrimonio cinematografico nazionale anche i documenti familiari sono stati considerati patrimonio audiovisivo vitale, cioè film di individui che senza scopi commerciali sono riusciti ad acquistare una macchina fotografica e hanno filmato eventi diversi per preservare esperienze diverse. Attualmente sono conservati più di duemila rullini di film amatoriali, che hanno realizzato dischi che vanno dagli anni ’20 agli anni ’80 del secolo scorso. I loro contenuti e i suoi protagonisti sono molteplici: immagini di Santiago e delle sue regioni, di luoghi tipici, sia urbani che naturali, testimonianze di eventi e personaggi storici e ovviamente incontri e attività familiari (compleanni, battesimi, passeggiate, matrimoni, ecc.) che visivamente contribuire alla comprensione, alla valorizzazione e alla scoperta delle tradizioni e, soprattutto, del patrimonio architettonico, urbano e naturale. Conservare film di famiglia che, pur mancando per lo più di un trattamento estetico raffinato, contribuiscono tuttavia ad ampliare la memoria cinematografica e, quindi, il patrimonio e l’identità del paese.
  • Cine Casaero Uruguay. Il Cine Casero è un collettivo dedicato alla conservazione dei documenti audiovisivi di famiglia. Salva e recupera il valore delle registrazioni audiovisive della vita quotidiana, dei filmati amatoriali e delle pellicole che fanno parte del patrimonio culturale. Si tratta di materiali che spesso sono stati trascurati dalle istituzioni archivistiche perché non conformi alle convenzioni di ciò che è considerato patrimonio audiovisivo o perché non hanno le conoscenze e le infrastrutture per prendersene cura.
  • Cinema familiare. Il Centro Risorse Educative e Didattiche Mediateca Banca della Memoria (CRED) da anni raccoglie e salva in digitale quello che viene definito cinema familiare cioè i filmati su pellicola che in vari formati vennero prodotti dalle famiglie italiane e da altri agenti a partire dagli anni Venti del Novecento Si tratta di una produzione sterminata che però viene reperita con una certa difficoltà e dal momento che spesso gli autori dei documenti o i loro eredi non dispongono più della tecnologia necessaria a proiettare i filmati esiste un rischio notevole che essi vengano distrutti; la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana ha aiutato il CRED in questa attività di raccolta e salvataggio. I filmati offrono uno spaccato inedito di come la società si autorappresenti: abbiamo infatti filmati relativi alle feste rurali, ai matrimoni, alla vita familiare, ai concorsi locali, ai carnevali, al lavoro industriale e agricolo, le vacanze in mare o in montagna, i viaggi. 
  • Cinémémorie, Cinémathèque Marseillaise de films amateurs. Cinémémoire possiede una vasta collezione di film inediti (filmati d’archivio, film amatoriali e film per famiglie) dagli anni ’20 a oggi. La banca immagini del Cinémémoire è composta da più di 1.300 ore di immagini amatoriali provenienti dai quattro angoli del mondo, con un focus specifico sulle ex colonie francesi, sulla regione PACA (Provenza Alpi Costa Azzurra) e su Marsiglia. Che siate professionisti dell’audiovisivo, registi, produttori, questi documenti potrebbero rivelarsi favolose riprese d’archivio per i vostri film, documentari o programmi televisivi. L’utente può effettuare la ricerca direttamente nella banca dati online, oppure rivolgervi alla biblioteca della Cinémémoire. Possono fornirvi le immagini che avete scelto direttamente su diversi supporti (DV, DVCAM, DVD , Disco rigido).
  • Cineteca Italiana. La Cineteca Italiana è un’istituzione archivistica privata che ha sede a Milano. Costituita nel 1947 e divenuta fondazione nel 1996, la Cineteca Italiana custodisce oltre 20.000 film e più di 100.000 fotografie della storia del cinema italiano e internazionale. La Cineteca è attiva nel restauro delle pellicole, che vengono presentate nelle principali manifestazioni cinematografiche internazionali, e nelle sale di proiezione della Cineteca. Tra gli altri patrimoni della Cineteca c’è un’ingente raccolta di sceneggiature originali e un corpus di 15.000 manifesti del cinema muto e sonoro.
  • Cineteca Nazionale – Archivio Nazionale Cinema Impresa. Nel 2006 viene inaugurato a Ivrea l’Archivio Nazionale Cinema Impresa, in convenzione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, la Regione Piemonte e il Comune di Ivrea e Telecom Italia Spa, per la conservazione e la diffusione dei documenti visivi realizzati in ambito d’impresa. L’Archivio, che ha sede nell’ex asilo Olivetti progettato dall’Arch. Mario Ridolfi, conserva circa 82.000 rulli di film realizzati a partire dai primi anni del secolo scorso da imprese; enti di ricerca; case di produzione; associazioni culturali e privati. Il cinema d’impresa ha rappresentato per tutto il Novecento un settore importante della politica industriale, e ha portato alla produzione di migliaia di documenti filmati che affrontano tutti gli aspetti della vita aziendale, dalle opere sociali alle fasi della produzione alla pubblicità. Negli ultimi anni l’Archivio si è aperto a generi cinematografici poco o per nulla conosciuti come il cinema a tematica religiosa, il cinema sperimentale e militante e il cinema di famiglia di cui conserva una delle più grandi collezioni nazionali: circa 10.000 film che testimoniano l’evoluzione della società italiana da un punto di vista insolito.
  • Cinescatti Bergamo Archivio regionale del film amatoriale e di famiglia. Nel 2021 a Bergamo e nel 2022 a Brescia, Cinescatti ha chiamato a raccolta tutti i cittadini che avessero in soffitta filmati amatoriali e di famiglia, offrendo gratuitamente il restauro delle pellicole e la loro digitalizzazione. Le bobine restaurate sono state restituite ai donatori e inserite nell’Archivio Cinescatti, punto riferimento di livello regionale con oltre cinquemila bobine conservate, concedendone l’utilizzo a studenti delle Accademie e giovani artisti e videomaker per la creazione di lavori originali. Sono state più di mille le bobine consegnate per oltre trentacinquemila metri di pellicola, immagini realizzate dagli appassionati cineamatori tra gli anni ‘20 e ‘80 del ‘900. Spesso i filmati mostrano luoghi conosciuti delle due città, evidenziano in modo suggestivo i cambiamenti occorsi negli anni a piazze, strade, monumenti e luoghi naturali, raccontando le storie delle famiglie che li hanno vissuti.
  • Cineteca Sarda. La Società Umanitaria della Sardegna promuove il progetto La tua memoria è la nostra storia, una campagna regionale che ha l’obiettivo di costruire l’archivio della memoria privata e familiare dei sardi. Il progetto prevede il recupero, la conservazione e la valorizzazione di quei filmati realizzati da tutti coloro che fino al 1985 hanno registrato, su pellicole di ogni formato, immagini per documentare le abitudini e le ricorrenze della loro vita familiare, i momenti quotidiani e le cerimonie, i luoghi e le tradizioni, i volti e i gesti, i viaggi e le vacanze, le attività sportive e le feste. A questi si aggiungono i film amatoriali, documentari o di finzione, realizzati nel tempo libero o nell’ambito delle attività di associazioni culturali, gruppi politici, sindacali, sociali e religiosi, scuole, istituzioni o luoghi di lavoro. Al fine di garantire un’adeguata conservazione e un salvataggio dei contenuti dei filmati (attraverso un riversamento in digitale con tecnologie d’avanguardia) la Società Umanitaria della Sardegna invita i proprietari di pellicole famigliari o amatoriali in cui sono presenti immagini che riguardano la Sardegna in qualunque aspetto a metterli a disposizione. Il materiale depositato sarà catalogato al fine di una identificazione e fruizione immediata attraverso l’elaborazione di un database dei contenuti indicizzati per voci chiave. La Società Umanitaria predispone un catalogo informatizzato, accessibile online.
  • Family Archives & their Afterlives. Family Archives & their Afterlives è un progetto finanziato da Leverhulme che esplora la costruzione e la cura degli archivi di famiglia dalla fine del XVI all’inizio del XIX secolo. Quali oggetti le famiglie hanno scelto di conservare? Perché? E in che modo queste raccolte sono state rilette, riutilizzate e rimodellate dalle generazioni successive? Dalle polverose scatole di carta agli album di ritagli, ai ritagli di stampa e ad altri oggetti effimeri, questo progetto scruta gli archivi di famiglie provenienti da tutto il paese e attraverso lo spettro sociale, rivelando le mani nascoste e le pratiche di conservazione che hanno plasmato il nostro patrimonio archivistico nazionale.
  • Filmoteca Regionale Siciliana/CRic. la Filmoteca Regionale Siciliana è la struttura regionale preposta al recupero e alla conservazione del patrimonio documentario cinematografico e audiovisivo. È un ufficio operante all’interno del CRicd, servizio dell’Assessorato Regionale Beni Culturali e della Identità Siciliana. La Filmoteca Regionale Siciliana raccoglie, restaura, conserva e valorizza materiali audiovisivi riconducibili al patrimonio culturale dell’Isola. Il suo principale obiettivo istituzionale è la salvaguardia del patrimonio su pellicola, su nastro magnetico o in digitale, di opere, interi corpus cinematografici, collezioni, archivi televisivi che rischiano di andare dispersi o irrimediabilmente danneggiati. La sua funzione di promozione della cultura cinematografica in Sicilia, che si esplica anche nella redazione di pubblicazioni, nell’allestimento di mostre e nell’organizzazione di stage, convegni, retrospettive e festival, comporta inoltre una particolare attenzione alle più diverse manifestazioni della cultura audiovisiva, sia contemporanea che storica. Le acquisizioni sono mirate non solo ad una documentazione, la più ampia possibile, sull’audiovisivo siciliano, ma anche ai più diversi aspetti della cultura filmica in relazione alle strategie di diffusione della cultura cinematografica ed audiovisiva nel territorio regionale.
  • Fondazione del museo storico del trentino. La Fondazione eroga servizi finalizzati alla tutela e alla partecipazione degli utenti. La Fondazione offre quindi l’opportunità di usufruire del proprio patrimonio storico e delle competenze maturate nei diversi ambiti delle sue attività. Tutti i servizi di consulenza, formazione, progettazione culturale e realizzazioni di prodotti hanno origine dalla promozione continua, dallo studio e dalla ricerca storica, che rappresentano, per tale ragione, una consistente parte dell’attività complessiva della Fondazione. È un istituto di ricerca, formazione e divulgazione della storia e della memoria della città di Trento, del Trentino e del Tirolo storico.
  • Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione. L‘Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione nel portale Scene da un Patrimonio raccoglie fotografie provenienti da album di famiglia e altre raccolte personali, analogiche o digitali, per dare vita a un progetto di documentazione corale. È Uno spazio condiviso per raccontare attraverso la fotografia privata e familiare il patrimonio culturale e la sua storia.
  • Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna. L’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna gestisce e cura la Cineteca l’Archivio Fotografico d’Antropologia Visuale; la cineteca è costituita dai filmati realizzati e/o prodotti dall’Istituto in oltre trent’anni di studi e documentazione della vita popolare della Sardegna e dai lavori che vengono inviati al Festival internazionale di cinema etnografico, si tratta di alcune migliaia di film documentari provenienti da tutto il mondo. La fototeca conserva oltre 40.000 immagini sulla Sardegna del passato e dei giorni nostri.
  • Library of Congress. La Library of Congress mette a disposizione un blog in cui gli utenti possono scrivere la propria storia di famiglia ed inviarla alla biblioteca.
  • Memorie animate di una regione raccolta, digitalizzazione e riuso di film amatoriali del Friuli Venezia Giulia. L’archivio digitale Memorie animate di una Regione Friuli Venezia Giulia, offre la possibilità di consultare e vedere uno straordinario patrimonio di filmini amatoriali a passo ridotto di famiglie e generazioni che hanno vissuto, e vivono tutt’ora, in Friuli Venezia Giulia. La ricerca libera, o per tipologia di materiali, consente un facile ed immediato accesso alle informazioni e all’intera visione dei film. Una recente edizione dell’Home Movie Day tenutasi a Gorizia (ottobre 2018) ha dimostrato come il territorio regionale si possa in qualche modo considerare come una sorta di giacimento, quasi inesplorato, di film etnografici e di famiglia, dal potenziale ancora tutto da quantificare, ma senza dubbio considerevole. In questo senso, un lavoro di raccolta capillare promosso dal Sistema delle Mediateche può condurre al recupero di centinaia di pellicole a formato ridotto dall’indiscusso interesse etnografico.
  • Museo Nazionale del Cinema Torino. Il Museo Nazionale del Cinema è un ente senza fini di lucro che, a partire dal 1992, diviene Fondazione Maria Adriana Prolo con lo scopo di promuovere attività di studio, ricerca e documentazione in materia di cinema, fotografia e immagine. Il Museo accoglie e promuove inoltre progetti per favorire il confronto interculturale e sociale, cogliendo le infinite opportunità comunicative del patrimonio cinematografico. Uno spazio museale aperto e in continua evoluzione in grado di coinvolgere, emozionare e creare occasioni di crescita, di incontro e di dialogo.
  • Ofnibus. Ofnibus è un’associazione giuridica fondata nel 1991, creata da appassionati di film d’archivio. Lavoriamo in questo campo da più di 10 anni. Desideriamo partecipare alla conservazione e alla trasmissione di questo patrimonio comune, i vostri film amatoriali. La nostra mobilità ci permette di avvicinarci il più possibile ai film e di portare il nostro know-how agli stakeholder locali (associazioni, comunità, ecc.) per far rivivere la memoria del vostro territorio. Film amatoriali, film per famiglie, film dell’associazione locale, della parrocchia, film dell’insegnante, film girati in compagnia, all’interno di un camera club… Frugate nelle vostre cantine, nei vostri armadi, nelle vostre soffitte, risvegliate i ricordi. L’associazione cerca film dimenticati in un territorio selezionato, a livello di un cantone o di un comune. Raccolgono storie e testimonianze per arricchire la memoria regionale e offrirne una proiezione pubblica.
  • Patrimonio de Cile. Patrimonio de Cile è il dipartimento specializzato nella conservazione, ricerca e diffusione del patrimonio fotografico cileno. Nei suoi tre anni di attività, le collezioni sono cresciute in modo esponenziale, mettendo in evidenza, tra gli altri, la collezione di home cinema e l’archivio mondiale. La collezione di film per famiglie contiene circa 300 film; Sono nastri con pellicola di piccolo formato: 8mm, super 8mm, 9,5mm (Pathé Baby) e 16mm; i cui contenuti sono stati realizzati dai tifosi, con immagini vernacolari di natura diversa, da feste di compleanno, matrimoni e altri eventi sociali, alle immagini dei Mondiali di calcio del 1962 e un viaggio alle isole Juan Fernández e Rapa Nui.
  • Superottimisti Archivio Regionale Film di Famiglia. L’Associazione Archivio Superottimisti APS cura l’Archivio Regionale di Film di Famiglia con sede a Torino. L’obbiettivo del progetto è il recupero e la salvaguardia della memoria privata attraverso la raccolta di home movies, pellicole amatoriali. Superottimisti è un progetto culturale che coinvolge in ogni fase delle proprie attività le comunità interessate attraverso collaborazioni con enti territoriali e realtà sociali, culturali e produttive. Dopo aver recuperato le pellicole, Superottimisti si occupa della loro conservazione, restauro, digitalizzazione e archiviazione, ma anche della loro diffusione e valorizzazione attraverso la realizzazione di progetti culturali, percorsi di formazione e collaborazione con autori e case di produzione.

Andamenti demografici

  • GenPop. Il progetto GENPOP, nato grazie a un finanziato europeo, si occupa di studiare i processi demografici a lungo termine nelle reti familiari dal 1800 fino ad oggi, basandosi sui dati esistenti delle genealogie disponibili su Internet. Attraverso l’uso di Big Data innovativi e dati di micro-censimenti, esamina la fertilità e la mortalità nelle reti familiari e la diversità tra e all’interno delle famiglie attraverso le generazioni, per comprendere l’impatto della migrazione nel corso degli anni e per delineare i modelli a lungo termine dell’accoppiamento assortito.

Anagrafica cimiteriale

  • Caduti Grande Guerra. Progetto, promosso dalla Provincia di Gorizia, nato per la conservazione mediante digitalizzazione degli elenchi storici dei militari caduti nella Prima guerra mondiale e sepolti nei sepolcreti militari di Redipuglia, Oslavia, Aquileia, Caporetto/Kobarid, tempio di San Nicolò di Udine, tempio di Timau e Monumento Faro sul monte Bernadia. Attraverso questo sito è possibile consultare gli elenchi acquisendo l’esatto luogo di sepoltura di ogni singolo caduto ed altre informazioni come il reparto di servizio ed il luogo di prima sepoltura.
  • Find a Grave. Sito del gruppo Ancestry, società privata che offre servizi di ricerca genealogica. Il sito è una banca dati che raccoglie i luoghi di sepoltura dal 1995. Contiene oltre 226 milioni di pagine commemorative.