Da quando ero molto piccola ero curiosa di sapere qualcosa di più sulla mia famiglia. Sono argentina (come i miei genitori), ma le mie radici sono in Spagna e in Italia.
Un giorno iniziai a pormi delle domande. Mi chiesi: come si saranno chiamati i nonni dei miei nonni? E quelli che nacquero prima di loro? Dove nacquero? Quando? E fu così che iniziai la ricerca. I miei nonni erano già morti e i miei genitori e i miei zii sapevano alcune cose, ma non troppe.
Tutto questo è accaduto quando Internet era già diventato uno strumento estremamente prezioso. Quando ho iniziato questa ricerca il primo sito che ho visitato è stato “Friuli in prin”. Il secondo “Antenati”. Il terzo “La storia delle famiglie di Porpetto”. Con pazienza e senza scoraggiarmi sono riuscita a ricostruire la storia di una parte della mia famiglia.
È difficile esprimere a parole la gioia che ho provato quando, improvvisamente, ho trovato dati riguardanti i miei bisnonni. Il mio entusiasmo è cresciuto di giorno in giorno. E, quasi senza accorgermene, ho iniziato una “ricerca genealogica”. È stato un percorso durato molti anni; un percorso che non è ancora arrivato alla fine. Il passo successivo è stato iniziare a costruire l’albero genealogico e vedere come cresceva, come i rami si moltiplicavano. E successivamente, scoprendo ogni giorno qualcosa in più, sono riuscita a mettermi in contatto con parenti che non sapevo nemmeno che esistessero.
C’è molta gente che ritiene queste questioni di nessun valore. Chiaramente non è il mio caso.
Volevo sapere da dove venivo. Grazie a tutte queste persone, che fino a poco tempo fa non avevano un nome, io sono in questo mondo. Mi ha sempre reso molto triste pensare a tutti quelli che hanno reso possibile la mia vita e a quelli che già più nessuno ricorda. Io vorrei ricordarli in qualche modo; vorrei portare questo passato nel mio presente e nel futuro di quelli che verranno.
Mio nonno e suo fratello combatterono nella Prima Guerra Mondiale. Mio nonno fu un eroe di guerra e suo fratello morì durante la guerra. Purtroppo mio nonno è morto molto prima che io nascessi. E non smetto di pensare a quante storie avrebbe potuto raccontarmi.
Erminia Bernardinis e Alberto Tassile; la nonna nata a Porpetto e il nonno ad Ariis. Arrivarono in Argentina dal loro Friuli nel 1923, lasciandosi alle spalle i loro cari, che purtroppo non avrebbero mai più rivisto. Fu qui, in Argentina, che nacque la loro famiglia. Qua nacquero i loro figli (Rina, Tea, Lino, Victorio Antonio, Rina Norma e Ada María Teresa), i loro nipoti (Marcela, Claudia, Fabio, Gustavo, Luis, Martín e Flavia) e il loro bisnipoti (Melina, Natalia, Dana, Renata, Daniela, Cecilia, Martín, Pablo, Agustina e Gonzalo). Con il passare degli anni molte cose sono andate perdendosi. Sono rimaste quelle più importanti. Da loro abbiamo imparato il valore dell’impegno e del lavoro e l’importanza dell’onestà. Ci hanno lasciato storie che ricordo ancora oggi, alcune mi fanno sorridere e altre piangere. E un pezzettino di quella terra natia continua a vivere nel mio cuore. Possa essere questo il mio ricordo e il mio omaggio a due persone amate.