Tutto è cominciato quasi per gioco…
Non ho mai conosciuto i miei nonni. Mio padre non parlava mai di loro, e le sole informazioni che avevo,
anche degli altri nonni, erano quelle poche raccontate da mia madre.
Una cosa sapevo con certezza: mia nonna aveva i capelli rossi e gli occhi verdi..
Una donna nata nel 1880 che viveva in un piccolissimo paesino della Basilicata con i capelli rossi?
L’unica donna per quanto ne sappia, considerata come una strega.
Questa storia mi ha sempre affascinato sin da quando ero bambino, e l’idea di avere una nonna strega mi
ha accompagnato anche da adulto.
Da anni vivo all’estero.
Circa due anni fa ho deciso di fare il test del DNA con Ancestry.
Ho inviato un campione della mia saliva ed ecco… dopo 6 settimane ho ricevuto i risultati.
Sono nato in Puglia ed ero convinto che tutti nella mia famiglia fossero pugliesi o lucani (visto che mio
padre era nato in Basilicata).
Bene, dal DNA risulta che sono una piccola “macedonia” di paesi e etnie diverse: sardo, italiano
meridionale, greco, spagnolo, turco, ebreo polacco, francese, tedesco, britannico e nord africano. Beh un
po’ di tutto ma è normale, se si pensa alla storia dell’Italia e alle varie invasioni e colonizzazioni.
Con Ancestry, il mio DNA è stato confrontato con tutti coloro che, nel mondo, hanno fatto il test. Ecco
che ho cominciato a corrispondere soprattutto con americani di origine italiana che cercavano le loro
origini ma anche con persone in America Latina e Australia. Un mio match di Miami mi ha parlato di
questo sito e così ho cominciato a fare le mie ricerche: dapprima ho utilizzato Familysearch, scoprendo
così dove e quando mia nonna era nata…
Da lì, sono andato sul portale degli Antenati e ho ricercato il suo certificato di nascita, dove era annotato
anche quando e dove si era sposata.
Fatto il primo passo, ho continuato le mie ricerche. Dal 2016 ad oggi ho creato il mio albero genealogico,
che attualmente conta circa 4000 persone.
Non solo, naturalmente parlo Italiano come prima lingua, ma anche inglese, spagnolo e francese: posso
leggere tutti i documenti manoscritti e disponibili negli archivi ed ho una direi ottima conoscenza dei
nomi e cognomi locali. Dovete considerare che, essendo gli emigranti italiani arrivati a Ellis Island agli
inizi del 1900, quasi tutti analfabeti e moltissimi che parlavano solo i dialetti dei loro paesini, molti
cognomi hanno subito numerose variazioni e molte volte i membri della stessa famiglia venivano
registrati con nomi diversi o addirittura tradotti in inglese! Per esempio, il cognome Jovine su alcuni
documenti è stato scritto con la Y, Yovine… su altri è stato tradotto con Young!
Sul portale degli Antenati, sono riuscito a trovare anche informazioni utili ai miei “cugini distanti,” che
vivono negli Stati Uniti e che, non parlando italiano e non potendo leggere i documenti, non sarebbero
mai riusciti ad avere informazioni sui loro antenati…
Attualmente, il gruppo Facebook dei miei “cugini distanti”, dove ci scambiamo informazioni sui nostri
antenati, conta più di 80 iscritti. Ho perfino incontrato 2 di questi “cugini”. Forse non saprò mai chi è il
nostro parente in comune, perché le famiglie del passato erano molto numerose e spesso si spostavano, si
sposavano in città diverse e su molti certificati di nascita non ci sono annotazioni. Nonostante ciò, la gioia
di aver incontrato questi cugini è indescrivibile!
Sin dal primo istante e dal primo abbraccio è stato come incontrare un amico che conoscevo da 40
anni!Assolutamente incredibile ed emozionante!
E uno di questi cugini, non so, probabilmente di sesto o settimo grado (secondo Ancestry), sembra mio
fratello! Quest’anno ci siamo rincontrati e abbiamo trascorso le vacanze insieme…
Naturalmente, facendo queste ricerche, ho scoperto anche cose che non avrei voluto sapere, e che anche
qualcun altro avrebbe preferito non sapere mai… Ma siamo alla fine del 2018, a chi importa ormai?
Sono anche riuscito a rintracciare un cugino di mio padre ancora in vita che vive in Ohio, a Cleveland ma
non ha mai risposto ai miei messaggi. Speravo che avrebbe potuto darmi qualche informazione ma ogni
tentativo è stato inutile. Probabilmente c’è qualcosa di cui nessuno vuole parlare: storie di famiglia di 80,
90 anni fa mai dimenticate, soprattutto per un emigrante legato all’Italia, che per necessità è andato alla
ricerca di una vita migliore, a volte mai trovata…
Ho gli occhi verdi, da bambino avevo i capelli biondi e pensavo di avere sangue normanno o sassone…
Non ho mai conosciuto mia nonna, non ho mai visto neanche una sua foto. Questo mi rende triste ma per
me sarà sempre la nonna dai capelli rossi.