Luce abbagliante, profumo di gelsomino e l’Etna sullo sfondo…
A minha paixão pela genealogia nasceu do sofrimento. Dalla sofferenza di mia mamma Antonietta strappata alla sua città – Reggio Calabria – e ai suoi affetti e dalla mia sofferenza di bambina cresciuta senza poter contare sull’affetto dei nonni, senza potersi confrontare con le proprie radici. Mia mamma leniva la sofferenza raccontandoci della sua infanzia e della sua città, descrivendone i colori, la luce abbagliante, i profumi di mare e di gelsomino, il sapore delle arance e delle annone rubate sugli alberi. Il suo racconto proseguiva con la descrizione di mia nonna, affacciata al balcone sullo stretto a controllare l’Etna, la sua paura dei terremoti, l’amore per i cavalli, e poi di mio nonno bambino segnato dal dolore per la perdita della mamma morta di anemia dopo un parto gemellare (li ho poi trovati nei registri di stato civile quei due bambini morti piccolini di cui nessuno ricordava più il nome). E poi ancora il bisnonno dai capelli rossi e dagli occhi azzurri, alto come un vichingo, retaggio della dominazione normanna, e gli altri bisnonni di cui si sapeva solo che erano braccianti impegnati nella raccolta e lavorazione del bergamotto da inviare a Parigi per produrre i profumi. Ed era sempre sofferenza quella di mio padre Diego che, a differenza di mia madre, non raccontava niente della sua famiglia, ma teneva stretto nel cuore il ricordo di suo padre, morto giovane per un incidente sul lavoro proprio sotto casa, dopo aver superato indenne le due Guerre mondiali e le fatiche degli anni di lavoro in Africa. E até o seu silêncio, como as histórias da minha mãe, me obrigou a procurar para saber… Na minha adolescência vi finalmente Reggio Calabria e aquela luz e aqueles aromas, tão diferentes do cinzento da cidade de Bergamo e da magnífica vista do Estreito, ficaram para sempre na minha memória. Il desiderio di risalire indietro nel tempo per conoscere le persone che mi avevano preceduto, per sapere come erano e come vivevano si è fatto più forte e ho incominciato a raccogliere le poche fotografie rimaste, i fogli matricolari con l’indicazione delle caratteristiche fisiche dei miei nonni, i ricordi dei parenti. La vita ha voluto che lavorassi per molti anni negli uffici di stato civile della mia città acquisendo quelle abilità necessarie per decifrare le informazioni dei registri e dei documenti antichi. La digitalizzazione dei documenti di stato civile del portale ANTENATI e dei registri parrocchiali della diocesi di Reggio mi ha permesso di ricostruire la storia della mia famiglia fino alla fine del 1500, perché a saperli leggere i registri antichi dicono molto di più di date e nomi. Raccontano di sofferenze, di gioie, di cambiamenti, raccontano delle guerre, dei terremoti devastanti, delle emigrazioni. Infine, come ultimo tassello della mia ricerca, l’analisi del DNA che ha confermato la forte componente mediterranea della mia famiglia, aggiungendo una notevole componente mediorientale e, in piccola parte, asiatica e nord-europea permettendo di andare ancora più indietro nella conoscenza del viaggio che i miei antenati hanno compiuto per arrivare in Calabria. Espero deixar às minhas filhas (ambas com cabelo ruivo, tal como o meu bisavô) a consciência das suas raízes e o conhecimento dos homens e mulheres que vieram antes delas, para que possam pegar no bastão na grande corrida de estafetas da vida.