Le radici della famiglia Bonaventura
Tante foto in bianco e nero, un cognome non comunissimo nella mia area di residenza e un programma scolastico del 1872-73 del mio trisavolo alimentarono la mia curiosità nello scoprire quali fossero le origini della mia famiglia. Cominciai dai registri dell’archivio comunale di San Vittore del Lazio (FR), paese d’origine di mio nonno. Il mio bisnonno Vittore nato nel 1883 a San Vittore del Lazio, dopo aver prestato servizio nella prima guerra mondiale ed essersi sposato con Giuseppina Coia di Cerasuolo, emigrò in Scozia dove aprì una serie di locali ancora oggi esistenti tra Glasgow e Millport, per poi tornare in Italia con mio nonno e i fratelli (tutti nati in Scozia) nel ’43, nel corso della guerra.
Suo padre (mio trisavolo) Bernardo Bonaventura, nato sempre a San Vittore del Lazio nel 1846, era un insegnante di scuola elementare di cui conservo ancora il succitato programma scolastico del 1872-73; si sposò molto tardi, a 45 anni, con Giuseppa Giampaoli, sanvittorese nata da Domenico Antonio Giampaoli (della cui provenienza non sono riuscito a trovare ulteriori notizie) e Carolina Verona (famiglia attestata a San Vittore dal XVIII secolo e con una serie di membri esercitanti la professione di “dottori fisici”, tra cui in ordine Tommaso Verona nato nel 1837, il padre Giovan Angelo nel 1827 e il nonno Luca).
Il mio quadrisavolo si chiamava Vittore e nacque nel 1809, sposando nel 1829 Laura Saroli sempre di San Vittore. Dai processetti matrimoniali presenti sul portale Antenati ho potuto constatare la sua professione: possidente terriero. Ciò si incrocia con quanto tramandato dalle storie di famiglia, secondo cui Vittore avrebbe rifornito le scuderie del Re Ferdinando II di cavalli.
Dai registri battesimali di San Vittore del Lazio emergeva poi il nome del padre di Vittore, Francesco Bonaventura, nato nel 1785 e sposato con Lucia Ferraro, di una famiglia napoletana. Il padre di Francesco era un notaio e, a ben vedere, fu il primo a nascere a San Vittore del Lazio. Difatti dai registri di battesimo, Andrea Vittore Bonaventura, nato nel 1761, si dice figlio di Romualdo Bonaventura da Gaeta (LT). Andrea Vittore, rispetto quanto emerso poi dai processetti matrimoniali presenti sul portale Antenati, sposò Maria Giuseppa Vittiglio di Cassino (al tempo ancora nominata San Germano), città dove si trasferì con il fratello Benedetto “pittore” ed esercitò la professione di notaio. Sempre dai processetti di Antenati è emersa recentemente anche la data della sua morte: 11 settembre 1801, sepolto nel cimitero di Sant’Antonio da Padova a Cassino.
Del padre Romoaldo ancora poche informazioni sono emerse: nei processetti matrimoniali di Antenati era allegato il suo atto di morte del 14 agosto 1787 nella chiesa dell’Annunziata di Cassino. Qui viene ripetuta e confermata la sua provenienza gaetana e l’approssimativa età di morte, 55 anni; pertanto la nascita di Romoaldo andrà posta intorno al 1732. Sappiamo ancora poco sulla sua professione e sulle motivazioni che lo spinsero a spostarsi nel Basso Lazio, sebbene indizi possano derivare dalla qualifica di “Magnificus” ripetuta in tutti i documenti che lo riguardano. Spero di poter proseguire e approfondire la ricerca presso gli archivi gaetani per ottenere ulteriori risposte.
Ringrazio il portale Antenati per avermi dato la possibilità di precisare la mia ricerca e condividere la storia dei dei miei studi, nella speranza che possa risultare proficuo e di incoraggiamento per altri che vogliano ripetere lo stesso percorso.