Frate Menotti (1863-1924)
Menotti Vittorio Amedeo Bianchi, in arte Frate Menotti, nacque a Bari il 24 settembre 1863 da Tommaso e Angela de’ Liguori.
Si ritiene che fu il padre a insegnargli l’arte del disegno, che egli praticò realizzando caricature e disegni satirici che traevano ispirazione dagli eventi, i personaggi, le voci e i pettegolezzi della sua città. Pubblicò le prime illustrazioni sul settimanale umoristico barese Fra Melitone, dove – a partire dal 1888 – adottò lo pseudonimo di “Frate Menotti”, dal sapore fortemente anticlericale. A seguire collaborò con Il Figaro (1900-1902) e dal 1902 entrò a far parte della redazione del Don Ferrante fino al 1907. Di particolare rilievo fu anche la sua collaborazione con il quotidiano barese L’Oggi.
Nel frattempo, già a partire dal 1885 aveva trovato impiego presso la Banca Bitontina, dove lavorò sino al 1892, quando fu assunto dalla Camera di commercio di Bari.
Continuò parallelamente la sua attività di disegnatore, soprattutto nei momenti di pausa, trascorsi spesso nei caffè centrali di Bari, luoghi prediletti in cui amava sedersi per ritrarre i suoi concittadini in caricature pungenti e rappresentazioni mordaci, che non di rado si rivelavano aspre critiche alla società del suo tempo.
Tra le altre brevi collaborazioni, si annoverano quelle con il Piccolo giornale d’Italia e la Gazzetta di Puglia, da cui fu presto estromesso, non riuscendo a celare il disprezzo verso il conformismo fascista che iniziava a diffondersi anche tra la borghesia barese.
Negli ultimi anni della sua vita, diradò le pubblicazioni, tuttavia poco prima della sua morte, espresse il desiderio che le sue illustrazioni non andassero perdute e che la sua sua memoria fosse preservata proprio attraverso quei disegni.
La sua richiesta venne accolta da un gruppo di amici, di cui facevano parte l’editore Giovanni Laterza, l’archeologo Michele Gervasio, il vicedirettore dell’allora Biblioteca Consorziale, Francesco Colavecchio, nonché l’amico e poeta Armando Perotti. Questi, dopo aver acquisito gran parte dei suoi lavori, crearono il fondo Menotti Bianchi, una collezione comprendente oltre 800 tra tavole e disegni acquerellati, e ne fecero dono alla Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti Volpe” di Bari, dove è tutt’oggi è conservato, assieme a circa 350 libri a lui appartenuti.
Frate Menotti morì a Bari l’11 settembre 1924
Puoi consultare l’atto di nascita sul Portale Antenati: Archivio di Stato di Bari, Stato civile italiano, Bari, 1863
L’originale è conservato presso l’Archivio di Stato di Bari.