Segni
E’ importante precisare che al momento della ricerca di mio nonno non avevo nessun tipo di informazione, nemmeno il suo nome, solo la presunzione che fosse italiano e nient’altro, con i miei genitori non ho legami per più di 20 anni, per i quali l’odissea è stata un lancio di una moneta. Il 16 giugno 2021 ho iniziato il percorso verso l’ignoto, mobilitato da una strana sensazione come scrivere un messaggio in una bottiglia e lanciarlo in mare sperando che un giorno lontano qualcuno si metterà in contatto. Il primo passo è stato richiedere l’atto di nascita di mio padre Leopoldo. Il 23 giugno ricevo il primo segno, il nome di mio nonno era RAFAEL.
Il 6 luglio mi sono svegliato presto e ho iniziato a indagare su come ottenere quell’informazione, e navigando su internet ho consultato il sito www.cognomix.it e ho scoperto che il cognome Soldano era registrato a Salerno, Sant’Angelo a Fasanella, Baronissi e Battipaglia. Casualmente ho iniziato a cercare Sant’Angelo a Fasanella nel sito antenati.cultura.gov.it e miracolosamente ho trovato il certificato di nascita, il terzo segno.
Con questa motivazione, il 24 giugno ho richiesto il certificato di matrimonio dei miei nonni, Rafael e Rosa, il 5 luglio ho ricevuto il secondo segno, Rafael è decisamente italiano nato in provincia di Salerno. L’emozione mi ha scosso, mio nonno, le mie radici erano già definite, ora dovevo reperire il certificato di nascita di Rafael.
È stato un momento magico, molto emozionante, mobilitato da tanti segni, ho cominciato ad assorbire informazioni su Sant’Angelo, ho immaginato l’infanzia di mio nonno. Sant’Angelo a Fasanella è un paese magico, ogni volta mi sono sentito parte di quel luogo da sogno. Mi chiedevo, ci saranno dei parenti stretti? Con la meraviglia della tecnologia, perché senza questo strumento tutta questa storia sarebbe stata impossibile, ho individuato in paese un gruppo che promuove attività culturali e turistiche sulle reti, ho lasciato un messaggio il 7 luglio 2021.
Il giorno successivo appare il quarto segno, ricevo questo messaggio totalmente inaspettato:
“Salve buongiorno. Grazie per avermi contattato Le farò avere notizie, ho parlato con la mia mamma ed in realtà saremmo proprio noi ,vostri parenti perché la mia nonna di chiamava Soldano Barbara Marianna le lascio il recapito della mia mamma e cercheremo di metterci in contatto, io mi chiamo Luigi Marino, sono anche su Facebook. Mia mamma si chiama Livia Scala e questo è il suo numero. Tuo nonno alla fine era il fratello di mia nonna”.
Non potevo credere a quello che stava succedendo, improvvisamente sono apparsi nella mia vita, mio nonno, i miei cugini, i miei nipoti, l’emozione mi ha travolto, il destino o la casualità, era un sogno diventato realtà. In 22 giorni ho ritrovato la mia famiglia, le mie radici e la mia vita si è riempita di colori e di magia.
Conoscere mia cugina Livia, ha creato il ponte con i miei antenati e con la mia bella famiglia italiana suscitando forti emozioni.
Senza tempo da perdere, e con l’emozione alle stelle, abbiamo iniziato con Livia a mettere insieme uno straordinario albero genealogico, pensando che da un giorno all’altro la vita mi desse l’opportunità di ritrovarli.
E in quella magica ricerca sono comparsi i miei zii Mena, María, Ninno, Ciccio, Raffaele e Antonio, i miei cugini Livia, Mary, Luigi, María Cristina, Roberta, Letizia, Simona, Raffaele, Michele, Franca, Emiliana, Virginia, Verónica , Vicky , Roberta, i miei nipoti Luigi, Carmencita, Giuseppe (Pepito).
Tutti mi hanno accolto con un amore come se il tempo non fosse passato, non so spiegare a parole cosa provo per ciascuno di loro, chiedo solo a Dio di permettermi di viaggiare molto presto per sciogliermi in un abbraccio infinito.
I discendenti della famiglia Soldano puntano su Sant’Angelo a Fasanella, luogo che dal 1700 ospitò gran parte delle generazioni.
“La famiglia è come i rami di un albero, alcuni prendono direzioni diverse, ma le radici sono sempre le stesse”. Come gli alberi ancorati alle loro radici, sostenuti e nutriti, sono nutrito dalla mia storia, dal mio paese Sant’Angelo a Fasanella, dai miei antenati. Da lì cresco, da lì vengo, prendo e apprezzo tutto ciò che ho. Riconosco la mia origine, sento la mia terra, senza evitare ciò che mi terrorizza. Dimenticare e negare non è altro che tagliare le proprie radici con la forza che danno. Se li taglio, chi sono? Da dove vengo? dove sto andando? Cerco di sentirli per trovare dove sono io, per coltivare i rami, quelli che oggi sbocciano.
Dopo 50 anni ho ritrovato la mia origine, la mia città, e la dico così, anche se non la conosco personalmente, perché mi sento come se fossi cresciuto lì, perché sento di avere legami sentimentali per tutta la vita, con persone che mi danno amore e che hanno cambiato la mia vita per sempre. La magia della ricerca delle radici ha a che fare con la storia passata, ma soprattutto con il legame con il presente e il futuro. È vero che il passato ci dà identità, ma non definisce chi siamo oggi.
Non siamo il nostro passato ma quello che abbiamo fatto e stiamo facendo per migliorarlo, andare avanti e ricostruirci. Questo atteggiamento è ciò che ci definisce, quello che mostra chi siamo veramente e quello che ci accompagnerà per tutta la vita. Solo il nostro presente può definirci, è nel momento presente che le nostre azioni ei nostri pensieri determinano chi siamo. Siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo, senza memoria non esistiamo e senza responsabilità potremmo non meritare di esistere.
CONCLUSIONE
Grazie al portale Antenati ho potuto scoprire mio nonno, i miei antenati e incontrare la mia famiglia, senza di te questo viaggio non sarebbe stato possibile, ti porto per sempre nel mio cuore.