La storia di Antonino Miuccio
Da sempre ho avuto un interesse quasi morboso per tutto quello che riguardava i miei antenati, soprattutto per quelli che non ho mai conosciuto. Infatti, fin da piccolo, chiedevo con insistenza di parlarmi dei nonni e stavo ad ascoltare estasiato come i bambini ascoltano i racconti dei grandi o le fiabe.
Poi da grande, ho deciso di ordinare tutte le informazioni che avevo sentito scoprendo che non sempre le persone ricordano nello stesso modo. Da subito ho intuito che tra i miei avi non avrei trovato regnanti, cavalieri o chissà quali personaggi storici e certamente non era e non è questo il motivo che alimenta il mio interesse. Mi interessa sapere chi sono stati i miei ascendenti, conoscere di ognuno di loro chi è stato il padre, la madre, la moglie e gli eventuali figli.
Provo molto piacere a scorrere i loro nomi e mentre cerco di trovare un nuovo ascendente sento un affetto semplice e dolce come quello che provo nel ricordare i nonni materni che ho conosciuto.
Se é vero che il futuro nasce dal passato, vuol dire che nel passato ci sono le radici della nostra esistenza ed è quindi fondamentale che io trovi, oggi, quello che i più vecchi ricordano o quello che contengono i documenti ancora reperibili visto che già molto del passato non è più reperibile.
Dopo la nascita dei miei nipoti, desidero lasciare primariamente a loro tutte queste notizie e secondariamente a tutti i componenti della discendenza di Santo Miuccio da Limina (c. 1722).
Le fonti che ho utilizzato, oltre l’archivio storico del Comune di nascita di mio padre, sono alcuni portali presenti su internet; ho consultato molte banche dati, tra cui il portale Antenati, centri specializzati di araldica e banche dati gestite da credenti di religioni di oltre oceano come i Mormoni.
Per diversi mesi, ho consultato gli atti di stato civile del Comune di Limina, dal 1820 al 1865 ed anche gli indici decennali che si possono trovare per gli anni fino al 1910. Ho cercato e trascritto i dati dei documenti che si riferivano a persone con il cognome Miuccio. Dopo un po’ si familiarizza con la metodologia di ricerca e io ritengo molto utile andare sempre alla fine dei documenti di un anno, perché in fondo e se esiste, si trova l’indice degli atti ed è quindi molto più veloce consultare l’indice per poi eventualmente risalire random all’atto del proprio antenato.
In un secondo tempo, navigando nel sito di Familysearch ho scoperto che in America, presso la Genealogical Society of Utah, si possono trovare le riproduzioni in microfilm di altri registri storici di Limina chiamati riveli relativi agli anni 1584-1816. Questi registri sono documenti tipici siciliani utilizzati tra il XVI e il XVIII secolo per determinare la contribuzione finanziaria delle famiglie sulla base dello stato patrimoniale del nucleo famigliare.
I riveli di beni ed anime sono documenti di primaria importanza nella ricostruzione dell’albero genealogico di una famiglia in quanto rappresentano una preziosa fonte di informazioni non solo sul suo status economico ma anche sulla sua composizione nel momento specifico della loro compilazione. Vengono infatti riportati il nome e cognome del capofamiglia, l’età e la provenienza, a volte l’indicazione della paternità e della maternità; inoltre nome della moglie, nomi ed età dei figli maschi, nomi delle figlie femmine ed eventuali conviventi consanguinei, affini e non consanguinei (servitori e personale vario).
Per il Comune di Limina si conservano i riveli redatti negli anni 1548, 1569, 1584, 1593, 1607, 1616, 1623, 1636, 1651, 1682, 1714, 1748 e 1811.
Poiché i riveli non sono consultabili on-line ma è possibile avere a disposizione i relativi microfilm per 90 giorni presso un centro Familysearch, ho ordinato la copia dei 13 microfilm alla sede centrale negli Stati Uniti e dopo un mese li ho avuti a disposizione nel centro per me più vicino, a Lampugnano (San Siro).
L’analisi dei registri mi ha permesso di rintracciare cinque documenti relativi a membri della famiglia Miuccio, tutti del sec. XIX, mentre dal 1584 al 1747 non ho trovato niente. In particolare, i cinque riveli trovati riguardano: Giuseppe Miuccio (1811, 1816), Rosario Miuccio (1811), Carmela Galifi in Miuccio (1811), Francesco Miuccio (1811).
Al termine della ricerca, che ha riguardato ben 43 paesi della valle d’Agro o della provincia di Messina, avevo raccolto una gran mole di informazioni certe e documentate che mi hanno costretto a utilizzare il programma gratuito di Myheritage per memorizzare tutti i dati anagrafici e tutte le eventuali annotazioni o informazioni da me conosciute.
Ho analizzato tutti gli atti di stato civile dei 43 paesi e solo in dieci ho trovato miei ascendenti mentre solo in sei ho trovato discendenze dei Miuccio, rintracciando i singoli esponenti della famiglia che si erano spostati dando origine ai nuovi rami.
Inoltre, a Vico del Gargano, unico paese non in Sicilia, nel 1587 sono vissuti dei Miuccio la cui discendenza per un errore di trascrizione ha cambiato cognome da Miuccio in Miucci. Questo errore è documentato dall’atto di nascita di Giovanni Battista Miucci del 12 marzo 1672, nel quale viene indicato che il padre è Valentino, nel cui atto di nascita del 2 aprile 1637 viene riportato il cognome Miuccio. Anche l’atto di morte di Giovanni, nonno di Giovanni Battista indica che è morto il 16/09/1661 a 44 anni e quindi nato nel 1617 facendoci dedurre che il padre Francesco sia nato presumibilmente intorno al 1587.
I risultati del mio lavoro sono confluiti in due pubblicazioni: il volume Gli antenati ritrovati descrive la metodologia delle ricerche e riporta le notizie che ho raccolto su alcuni Miuccio fin dal sec. XVII, elencando le famiglie dal primo antenato rintracciato fino a quelle più recenti. Il secondo Documentazione delle ricerche genealogiche dei Miuccio contiene per sei paesi dove sono vissuti i Miuccio, gli elenchi delle persone, la ricostruzione degli alberi genealogici, gli atti di nascita, di matrimonio e di morte che ho ricevuto dal Comune di Limina o ricavate dai registri di stato civile.
Inoltre, tramite queste ricerche ho conosciuto parenti con i quali non avevo mai avuto rapporti: a Limina, in America, a Torino, a Chivasso, a Catania ed a Messina. Molti di loro mi hanno chiesto copia dei due libri che ho scritto e con piacere ho inviato loro o il testo in formato PDF oppure, per chi non era molto pratico, la copia stampata del primo.
Ora tutti mi considerano l’esperto della discendenza Miuccio e dai parenti sono arrivate altre richieste: mia moglie mi ha chiesto di fare altrettanto con la sua discendenza, un cugino di mia moglie, residente a New York, mi ha chiesto di fare le ricerche e pubblicare il libro in inglese visto che la moglie pur essendo di origine calabrese ed il figlio non leggono e non capiscono bene l’italiano.
Anche per loro ho effettuate le ricerche sia per gli americani discendenti da mia zia Miuccio che per il cugino di mia moglie discendente dai Magnoli.
Anche a Limina alcuni parenti diretti e indiretti parlano di queste ricerche, nel sito “siete di Limina” ho pubblicato dei brani relativi ai primi ascendenti ed ora su FB molti dei residenti sono in contatto con me per parlare di quello che avviene nel paese e gli emigrati che li seguono da lontano possono leggere brani che parlano dei loro antenati.
Sarebbe bellissimo poter consultare delle sintesi on line o meglio digitalizzare tutte queste immagini facendosi aiutare da tutte le scuole di informatica in Italia ed anche dalle università. Dovrebbe far parte del programma di studio, partecipare alla indicizzazione dei dati per acquisire esperienza didattica e per contribuire alla memoria dei ricordi.